PARETE- Manca il centrosinistra che, come sempre, lascia passare moltissimo tempo e solo dopo tante bagarre riesce a dare un nome per la candidatura a sindaco. Sabato sera il direttivo del PD per valutare proposte degli alleati e cercare di definire il nome che deve correre per la poltrona di sindaco. C’è capire il destino del sindaco Raffaele Vitale, che dovrebbe essere ricandidato come da prassi. Ma i malumori intorno alla sua figura aumentano giorno dopo giorno.
In giro si vocifera con molta insistenza che il candidato sindaco potrebbe andare anche a un alleato del PD, cosa che molti smentiscono ma che continua a circolare con un’insistenza tale che obbliga quasi a crederci. Sono le solite scaramucce del centrosinistra, che prima di trovare una sintesi è capace di far passare pure mesi e mesi. Dialogo interno, dicono, ma ci sono forti dubbi su questo dialogo infinito: è sempre il nome di Vitale che viene messo in discussione.
Al momento, però, l’unica certezza che c’è saranno quattro, se non cinque, le liste che scendono in campo. All’orizzonte spunta una lista di intellettuali che vorrebbe contrastare l’egemonia del passato paretano. Non si sa, sono notizie che vanno prese con le pinze. Ma quattro sono sicure: Parete città viva, M5S, centrosinistra e Ripartiamo Insieme. Insomma sugo per condire il cervello dei cittadini c’è, e forse abbonda pure, manca quel pizzico di sale in più per rendere il ragù diverso dal sapore assaggiato negli ultimi 30 anni, visto che il ragù sembra sempre lo stesso.