Parete. Scuola schiuse, Pellegrino: “La responsabilità è mia e me la prendo io”. Aggiungiamo, nessuno ha fornito dati certi dei contagi nelle scuole

L’altro giorno leggevo un commento su facebook di una mamma che, contrariamente alle altre pochissime che spingono per la riapertura delle scuole, affermava che la didattica a distanza è stata una salvezza, poiché è riuscita a dare un sostegno positivo anche al figlio che si trova in prima elem…

Parete. Scuola schiuse, Pellegrino: “La responsabilità è mia e me la prendo io”. Aggiungiamo, nessuno ha fornito dati certi dei contagi nelle scuole

L’altro giorno leggevo un commento su facebook di una mamma che, contrariamente alle altre pochissime che spingono per la riapertura delle scuole, affermava che la didattica a distanza è stata una salvezza, poiché è riuscita a dare un sostegno positivo anche al figlio che si trova in prima elementare. Nel post affermava che oggi il figlio sa scrive e leggere le prime nozioni elementari, e anche la maestra è soddisfatta del lavoro fatto finora con la DAD, quindi chiedeva di andare avanti così finche non si risolve il problema. La stessa mamma di sente sicura a non mandare il figlio a scuola e soddisfatta del risultato ottenuto. Poi ci sono quelle pochissime mamme che spingono ancora oggi per mandare i figli a scuola. A loro va ricordato che il ministero dell’istruzione non ha mai inviato una lista dei contagi tra i banchi di scuola è ferma al 31 ottobre. Al 31 ottobre ci sono stati 64.980 casi nella popolazione scolastica di elementari, medie e superiori. “La scuola sicura” non esiste. Appunto, è uno slogan. Esiste la scuola insicura come il resto della società, esattamente come la media dei contagi nel resto della popolazione. L’Istituto superiore di sanità assorbe i dati fin qui offerti dal ministero dell’Istruzione, non parla più dei singoli contagi e nel report settimanale rivela che i focolai negli istituti scolastici sono in aumento, pur restando il 3,5 del totale (la massa che frequenta la scuola è il 15,7 per cento della popolazione). La popolazione scolastica assorbe 8 milioni di persone che ogni mattina si devono spostare, esclusi genitori e nonni che accompagnano figli e nipoti a scuola.
Cade a pennello il post chiarificatore del sindaco di Parete Gino Pellegrino in merito alla chiusura delle scuole. “È necessario fare ulteriori precisazioni sulle motivazioni che mi hanno spinto a tenere ancora chiuse le scuole e a propendere per la Didattica a Distanza poiché non a tutti è chiaro lo stato attuale della situazione – ha scritto Pellegrino – Oltre alle valutazioni sulla necessità di contenere i contagi che è una mia responsabilità, vorrei far presente che oggi l’alternativa alla DAD è il caos e lo stop alle attività didattiche. In città dove i sindaci hanno deciso di tenere aperte le scuole per consentire la didattica in presenza ( si veda Napoli ad esempio) il risultato è stato che la maggior parte delle famiglie responsabilmente non stanno mandando i bambini a scuola. Le aule sono quasi tutte completamente vuote e la Didattica a Distanza è ferma. Risultato: i docenti tenuti a stare a scuola in presenza in compagnia di banchi pressoché vuoti e gli alunni a casa a fare nulla. Non si può portare avanti le attività didattiche né in presenza né a distanza! L’unica considerazione da fare è dunque la seguente: la didattica a distanza, pur non rappresentando l’optimum per l’apprendimento soprattutto per i più piccoli, è la sola alternativa praticabile che consenta di contenere i contagi e nello stesso tempo di portare avanti un progetto educativo per i nostri ragazzi sebbene tale progetto vada rivisto e rimodulato come di fatto è avvenuto nelle istituzioni scolastiche. Qualcuno intende fare polemica politica e pretestuosa sull’argomento? Ebbene ora la responsabilità è mia e me la assumo completamente: scelgo di tutelare la salute e la serenità delle famiglie e di garantire la continuità del percorso scolastico dei nostri ragazzi –conclude il sindaco”.