Ogni anno è sempre la stessa musica: come arriva l’estate inizia il balletto dei roghi. Parete vive più da vicino questo inferno estivo. Come ogni anno, anche quest’anno ci sono le lamentele dei cittadini, passata l’estate, però, ognuno giro lo sguardo dall’altra parte e si attende la prossima stagione estiva per lamentarsi. Le istituzioni regionali sono sorde al richiamo disperato di chi viene avvolto dall’odore acre del fumo sprigionato da incendi che, purtroppo, arrivano dai paesi limitrofi. Ogni santa sera è sempre così da anni e anni. Un’emorragia che non si è mai fermata, continua imperterrita sotto gli occhi di tutti.
A Parete si muore lentamente e silenziosamente e si continua a girare lo sguardo dall’altra parte. Tutto sembra normale. Sono tanti i concittadini che stanno lottando contro il tumore. Non uno, decine e decine. È un’infame che una volta colpito non da scampo. Consuma lentamente con una sofferenza inaudita. Il corpo si consuma, diventa un piccolo scheletro vivente, finché la morte non lo liberi dalla enorme sofferenza. Non storcete il naso, perché è la realtà. Solo chi ha vissuto a fianco di un malato terminale, dopo anni di sofferenza, può capire cosa significa. Il tumore è più pericoloso del coronavirus. Chi è stato colpito dal covid è guarito chi, invece, viene colpito da un tumore, il risultato è già scontato dall’inizio della malattia. La verità fa male, ma è la verità.
Sembra un bollettino di guerra. Ogni giorno si scopre di nuove persone che hanno scoperto di essere state colpite dal tumore. Persone anziane, persone più giovani, giovani, tutti soggetti che hanno davanti anni di sofferenza e nessuno capisce la gravità delle cose. Viviamo in un territorio altamente inquinato. Un territorio vittima della presunzione delle classi dirigenti regionali e locali, che non lavorano seriamente per debellare quelli che possono essere le cause di questo orrendo stato di cose. L’aria che respiriamo, quello che mangiamo quotidianamente, sono tra i primi fattori che scatenano il mostro.
La nostra vita è in pericolo più di quanto lo sia stata con il covid. In Italia ogni giorno si calcolano numeri pazzeschi di decessi per tumore. I dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) indicano per il 2016 (ultimo anno disponibile) 179.502 decessi attribuibili a tumore. Si può affermare che, mediamente, ogni giorno oltre 485 persone muoiono in Italia a causa di un tumore. È la nostra terra sta pagando un prezzo altissimo. Com’è possibile che le persone ignorano un qualcosa che può colpire chiunque, in ogni momento, è portare a sofferenza e morte. Tutti la sera sentono la puzza di bruciato, eppure nessuno comprende il pericolo per se e per le future generazioni. Per loro, in questa terra, il futuro è tutto in salita. Non pensiamo più a noi, iniziamo a pensare alle future generazioni, di cui fanno parte i nostri figli e i nostri nipoti. Continuare così, significa destinarli a un futuro senza speranza.
Francesco Torellini