PARETE- È giunto il momento di dire basta: Parete siamo noi. Quest’estate ho partecipato con entusiasmo alla vita della piazza nel centro storico. Non mi succedeva da anni per via degli impegni lavorativi che spesso mi portano fuori regione. Ma quest’anno c’è stata l’occasione di vivere la piazza in maniera diversa, scoprendo persone nuove e facendo nuove amicizie. E sì, nuove amicizie che, ancora una volta, rafforzano la mia tesi personale che l’unico strumento democratico esistente sono le piazze. L’unico luogo dove ci si può incontrare con spensieratezza è la piazza. A me e successo di fare amicizia con persone che vedevi spesso in paese ma non c’era nemmeno un semplice saluto. Poi, stando in piazza, non solo c’è stato il saluto, ma è venuta fuori l’amicizia, che rafforza l’idea di comunità coesa.
Detto ciò, sono convinto che dobbiamo prendere le distanze da chi professa illusioni, e impadronirci di quello che appartiene solo a noi. Siamo noi che dobbiamo decidere cosa fare e come rendere migliore il nostro vivere, la politica viene spedita lì per eseguire i nostri ordini e come camerieri professionali devono servici a dovere, altrimenti vanno cacciati fuori, e se occorre, anche a calci nel culo.
In piazza Berlinguer quest’estate sono state fatte cose eccezionali fuori dagli schemi abituali di chi si vanta di essere l’artefice di manifestazioni varie. Ballle, fanno sempre le stesse cose, non c’è mai una novità che possa andare oltre la monotonia per attirare persone nel centro storico. Ebbene, “Parete senza Frontiere” è stata una grande novità a costo zero. Le persone, i giovani, ed è quello che interessava di più, sono accorsi in piazza e si sono divertiti guardando con entusiasmo partecipativo giochi semplici. Domenica sera un altro grande successo di spettacolo ha portato in piazza tantissima gente. Soprattutto si è potuto ammirare il talento di giovanissime di Parete con una voce stupenda. Come si è potuto ammirare il talento di tutti gli altri partecipanti ad una manifestazione musicale interamente costruita e esibita da nostri concittadini, che hanno dimostrato di avere grandi qualità. Stasera si replica con uno spettacolo dei Fagnoni, mentre domenica c’è una novità in assoluto, sempre in piazza Berlinguer, con una cena spettacolo.
Tutto ciò è il segnale che Parete c’è, non è spento, ha tanti talenti e tante menti capace di produrre cose superiori a quelle che si fanno abitualmente. Allora non bisogna più chiudersi nel guscio casalingo, bisogna uscire, confrontarsi, discutere, dialogare, perché poi alla fine si riesce a trovare sempre la strada giusta e condivisa per costruire cose buone. Per quanto mi riguarda, l’esperienza vissuta fra la gente in piazza Berlinguer ha riacceso l’entusiasmo che si era spento, e mi ha convinto che devo dedicare più tempo al mio paese. Ma non in politica, quella non mi interessa, ma creare manifestazioni e eventi capaci di esaltare tutte le qualità che ha Parete.
Ci sto già lavorando, spero di riuscirci. Unico suggerimento, una sola persona può fare poco, tante persone insieme possono fare tantissimo per il bene di una comunità, quindi io ci metto l’idea e l’esperienza, ma serve comunque l’aiuto di tutti affinché le cose riescono alla perfezione: non mi piace essere in assoluto una prima donna, lo detesto, a me piace lavorare in gruppo come faccio ogni giorno. Parete è nostra e di nessun altro, convinciamoci.