Gio. Giu 8th, 2023

Esci per strada, e la prima cosa che fai leggi i manifesti da morto. Quando davanti si presenta un manifesto particolare, si increspano i peli addosso. L’ultimo ieri sera, l’ennesimo, 51 anni, giovane, troppo giovane, e la causa è sempre il tumore. Sempre ieri sera ho saputo di altri nostri cittadini che stanno lottando contro questo maledetto male. Siamo seri, la situazione è diventata straziante. Del covid me ne fotto, perlomeno dal covid più del 90% dei casi si guarisce, a differenza di quello che vogliono farci credere. Dal tumore, dal fottutissimo tumore, difficilmente si guarisce. Sono i numeri che lo dicono, non io. E i numeri sono chiari: in 19 mesi abbiamo avuto in Italia 4.675.758 persone contagiate per covid, abbiamo avuto 4.451.133 guariti dal covid, e abbiamo avuto 130.973 decessi (dati di ieri 1 ottobre 2021). Per tumore in Italia ogni anno muoiono 179mila persone, qualcosa come 492 morti per tumore ogni giorno, ed ogni giorno 1000 persone scoprono di avere un tumore. Di cosa vogliamo parlare?

E noi siamo una delle terre più colpite da questo male. Il nostro agro aversano ogni mese consegna ai cancelli dei cimiteri decine e decine di morti per tumore. Se facciamo il calcolo dei morti covid nel nostro comune in 19 mesi (11) con quelli che invece sono morti per tumore in un anno, la somma è superiore di cinque volte. Non storcete il naso, è così.

I tumori più gettonati nel nostro territorio sono quelli al colon, intestino, vie biliari e stomaco. Segno che ciò che stiamo mangiando e ciò che respiriamo è causa di questo male. Quante battaglie si stanno facendo per questo covid, sottovalutando, forse per convenienza, che la più grande epidemia in atto da 50 anni sono i tumori.

A livello globale, una persona su 5 svilupperà un tumore nel corso della propria vita. Lo dicono gli autori del rapporto dal titolo “Global Cancer Statistics 2020”, prodotto in collaborazione dall’American Cancer Society (ACS) e dall’International Agency for Research on Cancer (IARC). Secondo quanto si legge sulle pagine della rivista CA: A Cancer Journal for Clinicians, dove è stato pubblicato il documento, nel 2020 i nuovi casi di tumore nel mondo sono stati circa 19,3 milioni e i decessi a causa della malattia circa 10 milioni. Il tumore del seno femminile detiene il primato. Con 2,3 milioni di nuovi casi stimati nel 2020, il tumore mammario nelle donne rappresenta infatti l’11,7 per cento delle nuove diagnosi, seguito dal tumore del polmone (11,4 per cento), del colon-retto (10,0 per cento), della prostata (7,3 per cento) e dello stomaco (5,6 per cento). Nel rapporto I numeri del cancro in Italia 2020, pubblicato a cura di AIRTUM e AIOM, si sono stimate 377.000 nuove diagnosi di tumore in Italia per l’anno passato (esclusi i tumori della cute non melanomi), leggermente più numerose negli uomini (195.000) rispetto alle donne (182.000). Anche nel nostro Paese il tumore del seno femminile è il più diffuso, con poco meno di 55.000 casi (14,6 per cento del totale), seguito da quello del colon-retto (43.702 casi; 11,6 per cento) e del polmone (40.882 casi; 10,9 per cento).

È una tragedia peggiore di qualsiasi guerra e qualsiasi epidemia. Quella dei tumori dura da 50 anni, eppure nessuna scienza è mai riuscita a trovare un farmaco o un vaccino in grado di fermare la malattia o guarirla. A questo punto c’è da dubitare che esiste una scienza di serie A e una di serie B. Oppure dobbiamo iniziare a riflettere sul serio cosa sta succedendo e trovare le serie risposte che ognuno di noi si deve fare. Nel frattempo guardiamo a quello che sta succedendo, riflettiamo sui numeri che ho scritto, è tiriamo la conclusione che siamo in serio pericolo. Forse noi possiamo anche rassegnarci, ma non possiamo far rassegnare i nostri figli, nipoti e tutte le future generazioni. RIFLETTETE!

Francesco Torellini