Partito l’esodo verso il sud. Rezza: l’Rt tende a non scendere più”
È Natale e come tutti gli anni le migliaia e migliaia di persone del sud che lavorano al nord, pure quelli che stabili nelle regioni settentrionali, scendono al sud per trascorrere le festività natalizie.

È Natale e come tutti gli anni le migliaia e migliaia di persone del sud che lavorano al nord, pure quelli che stabili nelle regioni settentrionali, scendono al sud per trascorrere le festività natalizie. Quest’anno la situazione è diversa, le prossime restrizioni in vista del natale che il governo si appresta ad approvare, hanno fatto si che molti hanno iniziato l’esodo per scendere al sud. I treni sono esauriti, in particolare, appunto, verso il Sud, ben prima della prossima settimana, quella che vedrà fermare molte aziende.
Un esodo che impensierisce i governatori del sud. I controlli alle stazioni e negli aeroporti saranno serrati. Come saranno serrati ai caselli autostradali. Si cerca di controllare per evitare contagi. Questo fine settimana, ma anche l’inizio della prossima settimana, potrebbe far registrare il picco dei flussi verso il sud in maniera più consistente. Sono praticamente esauriti i biglietti per i Frecciarossa da Milano a Napoli oggi, e sul sito di Trenitalia restano pochissimi posti anche per domani e domenica. la nota positiva è che i treni viaggiano al 50% di capienza per rispettare le norme anti-Covid e il numero dei convogli è il 30% di quelli che viaggiavano prima dell’epidemia. La situazione nelle stazioni è comunque tranquilla, al momento senza file e con poche persone.
A mettere in guardia tutti ci pensa Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute: “C’è la tendenza a un’inversione in atto, l’Rt tende a non scendere più” e in questo momento “dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l’epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare. Nelle scorse settimane – ha aggiunto – abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l’Rt e l’incidenza. In questa situazione si impone prudenza”.