Inverno 1997. Roma . In un ristorante del centro storico della Capitale, sono in corso i festeggiamenti per l’uscita nelle sale del film di Pasquale Squitieri : “Stupor mundi” . Seduti a un tavolo , il regista e gli attori protagonisti , Claudia Cardinale e Lorenzo Crespi , attendono l’arrivo del cameriere per fare la loro ordinazione , quando , d’un tratto , uno dei clienti presenti all’interno del locale, un maturo signore dalla figura distinta, si alza , dirigendosi verso Squitieri e la sua compagnia . Poi , giunto dinanzi al tavolo del regista, inizia un discorso concitato : “Eccolo , eccolo il “compagno” traditore….il regista, il neo-senatore della Repubblica italiana , se ne sta tranquillo a mangiare al tavolo di un ristorante pluristellato , mentre la gente comune , compresi i suoi elettori, non riesce nemmeno a fare la spesa!…Eccolo , il regista dei film-denuncia sulla realtà sociale italiana…Eccolo il censore , pronto a sentenziare sui voltaggabbana , salvo essere un doppiogiochista anche lui!…Com’è stare dall’altra parte , com’è passare da un partito politico all’altro , dalla sinistra alla destra etrema , dal PCI ad Alleanza Nazionale? …spiegami un po’ , senatore , che cosa sono per te gli ideali?…la coerenza?…” . “Senta , signore , noi non ci conosciamo, lei di me e della mia storia non sa nulla!…” , replica Squitieri , adirato , continuando : “Lei conosce qualcuno che negli anni Settanta non sia stato comunista ? …tutti lo siamo stati , intellettuali e non…e poi , andiamo , soltanto gli stupidi non cambiano idea…e io sono sempre stato molto intelligente , si sa!…” . “O molto furbo…o politicamente scorretto , vuole dire ?!…”, commenta sarcastico il contestatore, “D’altronde , cosa non si farebbe pur di ottenere i finanziamenti pubblici per realizzare un film?…”
“Questo “cinema di Stato”, dai contributi statali dati a seconda delle collocazioni politiche, del nome , ha allontanato completamente gli autori ; quei pochi che riescono a fare qualcosa di buono lo fanno per la televisione , oggi la fiction ha vinto sul grande schermo , sul cinema tradizionale . Non c’è spinta culturale , emotiva , non c’è più niente!” : questa l’opinione sulla condizione del cinema italiano, espressa qualche anno fa dal regista Pasquale Squitieri. Nato a Napoli , il 27 novembre del 1938 , dopo la laurea in Giurisprudenza e una breve esperienza come impiegato presso il Banco di Napoli , verso la fine degli anni Sessanta , si dedicò al giornalismo , scrivendo per il quotidiano “Paese sera”. Conosciuti lo scrittore e sceneggiatore Cesare Zavattini e il regista-attore Vittorio De Sica , esordì nel cinema come regista, dirigendo la pellicola “Io e Dio” , cui seguirono gli “spaghetti western” : “Django sfida Sartana”, “La vendetta è un piatto che si serve freddo”, entrambi firmati con lo pseudonimo “William Redford” . Nel ventennio Settanta/Ottanta , invece, abbandonati i “western” e il nome d’arte , si occupò di tematiche quali : i contatti tra mafia e politica , lo spaccio e il consumo di droga , le morti sul lavoro e l’immigrazione , nei film : “L’ambizioso” , “Il prefetto di ferro” , “Corleone” , “Viaggia , ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene” , “Atto di dolore”, “Gli invisibile”, “L’avvocato de Gregorio” , “Razza selvaggia” e “Il colore dell’odio”. Negli anni Novanta, passato alle pellicole di argomento storico-politico,quali:“I guappi” , “Claretta” , “Li chiamarono…briganti!”, fu accusato dai critici di “revisionismo”. Ancora attivo , fra il 2003 e il 2014, diresse i film “L’avvocato de Gregorio”, “Il giorno della Shoah” , “Father” e “L’altro Adamo”, destando scalpore nell’opinione pubblica per via della sua militanza in partiti politici diversi : dal partito comunista,al partito Radicale , passando per Alleanza Nazionale . Eletto senatore nel 1994 , dopo la lunga relazione sentimentale con l’attrice Claudia Cardinale , si legò all’attrice e cantante Ottavia Fusco , sposata nel 2013, che gli è stata accanto fino alla scomparsa , avvenuta a Roma , presso la clinica “Villa San Pietro” ,lo scorso 18 febbraio, per via di un enfisema polmonare . Battagliero nel difendere le proprie idee , più volte ha criticato il cinema italiano contemporaneo , dichiarando : “Con la morte di grandi come Fellini , Antonioni , De Santis , si è chiuso un ciclo culturale formidabile. In presenza di Bolognini e di altri grandissimi eravamo delle comparse , però assimilavamo!. In questo ciclo bellissimo del cinema italiano ci siamo copiati a vicenda , come faccio a dire di non aver copiato , ne “Il prefetto di ferro” , alcune inquadrature di Pietro Germi nel film “In nome della legge” ? . Lui , a sua volta , le prendeva da John Ford ….eravamo vasi comunicanti , era un dare , avere , riprendere…Ora chi vuoi copiare ? …Il cinema non esiste quasi più …Da noi si è spento un genere perché non l’abbiamo alimentato”.
Pensavi di fare un pasto sano e nutriente e invece stavi cuocendo la tua salute…
Da oggi ti spetterà un gran rimborso da Facebook, che ha violato la tua privacy…
Clamorosa svolta nel mondo del lavoro: se non hai il Green Pass ti possono mandare…
Fine della corsa per Uber in Italia. La storica diatriba con i tassisti si chiude…
Se hai un vecchio telefono, fai attenzione a venderlo se fai questa azione, poiché con…
Veramente è la fine della privacy in Italia dopo la richiesta dell'Europa? Facciamo chiarezza in…