Quello che sta succedendo ha dell’incredibile. Non esiste un’azione congiunta tra stati membri dell’unione europea. Bisogna rammentare che l’Europa unita non sono gli stati uniti, quindi esiste una differenza abissale, e in queste ore sta emergendo tutta la negatività di questa Europa. L’Italia ha adottato tutte le misure necessarie per arginare il contagio, lo sta facendo da sola e senza l’aiuto di nessuno. Gli altri paesi europei sembra si siano sentiti immuni, forti, lasciando l’Italia a combattere da sola. Ma ora sta succedendo qualcosa anche da loro.
Quante volte abbiamo sentito parlare di Schengen, delle frontiere aperte per la circolazione di merci e persone, in queste ore non è vero più nulla. Gli altri paesi dell’unione stanno chiudendo le frontiere a ridosso dell’Italia, un paese membro, un paese in difficoltà.
È vero che il trattato di Schengen prevede, in realtà, la possibilità di reintrodurre, in circostanze eccezionali, controlli alle frontiere. Queste misure, però, dovrebbero essere applicate solamente in circostanze eccezionali e come provvedimenti estremi. Qualora si tratti di eventi prevedibili possono essere adoperate per trenta giorni rinnovabili, in un secondo momento, per sei mesi. Qualora la minaccia non sia prevedibile, invece, gli Stati membri possono introdurre queste misure per dieci giorni, senza dover avvertire preventivamente Bruxelles, estendibili in seguito a due mesi.
Ma qui stiamo parlando di un paese che fa parte dell’unione europea, significa che l’Europa è un’unica nazione, sulla carta, nella realtà non sembra per niente vero, viste le circostanze di queste ore.
Le istituzioni europee hanno capito troppo tardi come agire. Il virus in Cina già stava facendo enormi danni, quindi era opportuno studiare strategie comuni qualora il virus si fosse spostato prepotentemente in Europa, cosa che è avvenuta colpendo in pieno l’Italia.
Il dolo più grande di questa Europa, e non aver saputo garantire ad un paese membro tutti gli aiuti possibili per aiutarlo a superare la grande difficoltà. E come se lo stato della California si trovasse in pericolo, e il presidente americano pensasse ai conti pubblici. Cosa improbabile, perché l’America è una e chiunque è in difficoltà intervengono gli stati uniti d’America.