Il quadro che si sta delineando a causa della crisi dei prezzi di Grano e Gas Naturale potrebbe creare fortissimi disagi di approvvigionamento. Già da subito le conseguenze si percepiranno nella bolletta elettrica per il prossimo trimestre che andranno su del 40%. Non solo elettricità. I prezzi della pasta stanno raddoppiando al punto che sarà quasi proibitivo comprarla.
Dopo il folle virus, gli italiani si troveranno a subire un aumento dei prezzi senza precedenti. Il 2021 si chiude peggio del 2020. È tutto assurdo, poiché sono proprio elementi di prima necessità che possono incidere notevolmente sulla vita dei cittadini. C’è il rischio di mettere a repentaglio la possibilità di riscaldare case e aziende, ospedali, scuole, uffici, come si può determinare la disposizione di grano, l’alimento che forse noi in Italia utilizziamo di più. Il grano serve per la pasta. Il grano serve per le pizze. Il grano serve per mangiare.
Quindi a rischio c’è il cibo e il calore, due elementi che sono fondamentali per la vita di ognuno di noi. La pasta, per noi italiani è quasi indispensabile. Ognuno di noi ne mette un piatto quotidiano a tavola. Non ne possiamo fare a meno. in Italia c’è stata una carenza di grano, ma anche paesi come il Canada, il maggior produttore al mondo, hanno prodotto quasi la metà del grano normalmente coltivato. Una situazione che manderà in crisi le aziende che producono pasta. Già si avvertono i primi sintomi di questi aumenti nei supermercati dove il prezzo della pasta inizia a lievitare.
Impensierisce non di poco l’aumento dell’energia elettrica del 40%. Un aumento insostenibile per le tasche delle famiglie e delle imprese, già duramente provate dall’epidemia. E’ di ieri l’allarme lanciato del ministro per la transizione energetica Cingolani, su un possibile aumento del 40% della bolletta elettrica per il prossimo trimestre. I costi dell’energia sono aumentati già di circa il 20%. Un ulteriore rialzo così importante porterebbe le famiglie ad avere seri problemi di bilancio. Ma il rischio è ben più grande. Qualcuno ipotizza addirittura il rischio di interruzioni nell’erogazione del gas durante il prossimo inverno. L’Europa e l’Italia in particolare vivono una dipendenza totale dalla Russia per ciò che attiene l’approvvigionamento del gas naturale, e in virtù di un inverno rigido in Russia, ha rallentato le consegne.


