Lun. Set 25th, 2023

ROMA- Ora tutti fanno marcia indietro di quelli che per quasi dieci anni hanno consentito un flusso incondizionato di immigrati sulle nostre sponde. Un flusso incontrollato verso la nostra penisola che ha messo in difficoltà l’Italia. Dietro però ci sono posizioni politiche di alcuni partiti, che portano a far diventare l’immigrazione un diritto per noi che dobbiamo accoglierli per forza. In questa direzione si sono mossi sempre i partiti di sinistra e del centrosinistra con a capo il PD. Ma il discorso è molto più complesso, e che nessuno vuole affrontare seriamente, soprattutto la debolissima europa.

Facciamo chiarezza su qual è la corretta definizione e il significato dei termini ‘migranti economici’, in particolar modo in contrapposizione a quelli che chiamiamo ‘migranti politici’. I migranti economici che lasciano il loro paese di nascita volontariamente per trasferirsi in un altro posto, anche molto lontano, sono persone che migrano alla ricerca di migliori condizioni di vita e di lavoro, magari perché nella propria nazione non ci sono opportunità di guadagno. I migranti economici, quindi, a differenza dei migranti politici, possono rientrare in sicurezza nei loro paesi di origine (in teoria), perché non stanno scappando da una persecuzione, e la loro vita non è messa in pericolo, come invece può accadere nel caso dei rifugiati. In Italia ci si affanna a parlare di immigrazione regolare e irregolare, di potenziali lavoratori stranieri ‘importati’ da usare come manodopera ‘regolare’ e di clandestini irregolari, rei di essere affamati e di non poter richiedere lo status di rifugiato, ma nella realtà, all’interno del fenomeno delle migrazioni, motivazioni politiche e motivazioni economiche sono spesso sovrapposte. E quella che invece emerge – reale – nell’approccio europeo al tema dell’ingresso dei migranti è una costante violazione dei diritti umani perpetrata proprio da quegli stessi stati che si dicono democratici.

Il leader della Lega Matteo Renzi, in una intervista a Libero,  accusa sia Renzi sia Paolo Gentiloni sulla questione immigrazione, che ora vede sia Renzi sia Gentiloni fare marcia indietro. “L’85% di chi sbarca in Italia non è un rifugiato di guerra, ma un migrante economico’ – ha ammesso pochi giorni fa il premier il premier Gentiloni. Si svegliano tutti adesso – ha detto Salvini – Io lo denuncio da tre anni! Pd e governo complici dell’invasione, complici di scafisti e schiavisti, maledetti! – ha dato sfogo il leader della Lega”.

Non ci si può dare torto, perché tutti sapevano e sanno, che dietro al flusso di vite umane c’è la mano di gente senza scrupoli. Di persone che sfruttano l’immigrazione per fare soldi. Questo lo sapevano benissimo anche i partiti di sinistra e del centrosinistra, ma hanno sempre professato una politica di accoglienza buonista, salvo poi scoprire che anche per associazioni e coop lucrano notevolmente sulla disperazione delle persone che fuggono. Ebbene, ora che la situazione sta diventando ingestibile e la situazione è gravissima, dopo anche che l’Europa ha deciso di far continuare ad arrivare immigrati sono nei porti italiani, tutti fanno marcia indietro e si sono resi conti dell’enorme danno che hanno fatto all’Italia.