ROMA- Fu massacrato dal suo stesso partito, ma alla fine Ignazio Marino, ex sindaco di roma, è stato assolto dalle accuse che gli erano state rivolte per gli scontrini facili. Dopo un udienza durata appena quindici minuti, dopo che il Pm aveva chiesto tre anni di reclusione, il gup Pierluigi Balestrieri ha deciso “il fatto non costituisce reato” in merito alla vicenda della Onlus Imagine, mentre “il fatto non sussiste” per quanto riguarda la contestazione di peculato.
Marino esce quindi pulito da una vicenda che lo mise alla gogna mediatica. Ma non solo, il suo stesso partito, a partire dal mai eletto premier e segretario del PD Renzi, mossero un dito in sua difesa, dando la misura di che pasta è fatto il PD.
“Sono felice, aspettavo questo esito perché sapevo di essere innocente – ha commentato a caldo Marino dopo la sentenza – “Ringrazio la giustizia. Di fronte ad accuse infamanti e a comportamenti dei media e della politica molto pesanti, e’ stata finalmente ristabilita la verità. Desidero ringraziare innanzitutto i miei avvocati, che si sono battuti con passione, dedizione e professionalità”.
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