ROMA- Era scontato che si arrivasse ad un voto di fiducia per approvare la nuova legge elettorale. Questa fiducia è dettata da una mancata fiducia. Di fatti il PD, ovvero i capi del PD, non si fidano dei suoi stessi parlamentari come non si fidano dei parlamentari che compongono la maggioranza, quindi l’unico strumento utile è stata al fiducia. Un voto segreto era un rischio, perché chi non era d’accordo poteva far valere le sue idee e votare NO. ma i capi partiti hanno dimostrato che comandano loro e tutti devono sottostare ai loro ordini.
Quello che si è consumato alla camera è un vero atto eversivo nei confronti del dibattito parlamentare che è il sale della democrazia. Sembra essere tornati ai tempi del fascismo, quando a decidere era solo il duce, il resto non contava più. Ormai non c’è governo che per far approvare un provvedimento ricorre alla fiducia.
Questa legge elettorale non piace a nessuno, nemmeno ai parlamentari che voteranno oggi la fiducia ai primi due provvedimenti. Purtroppo sono ostaggi del potere dei partiti e, quindi, sono costretti a tacere e obbedire agli ordini dei capi.
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