Sab. Giu 10th, 2023

In un momento storico così difficile per i cittadini italiani, è impensabile spendere dodici miliardi in due anni per comprare armi. Con la guerra in Ucraina è partita la tendenza all’aumento delle spese militari. Soldi che verranno sottratti ad altri bisogni del popolo italiano. È successo di tutto in questi due anni ed è inopportuno far gravare sul bilancio dello stato dodici miliardi per comprare armi. Draghi parla di un impegno con la Nato preso nel 2014 e va rispettato. Patti internazionali su cui il popolo italiano non si è espresso, ma sono decisioni prese dai politici e non dai cittadini sovrani.  Gli italiani non vogliono le armi, come gli italiani ripudiano la guerra, a cosa servono queste armi?

Tutti questi soldi saranno sottratti alla ricerca, alla scuola, all’agricoltura o alle piccole medie imprese, alle famiglie, ai giovani. Attualmente il popolo italiano sta cadendo a picco, e il governo non può decidere di spendere tutti questi miliardi per aumentare le spese militari. Draghi non è stato scelto dagli italiani, ma i politici in parlamento sì, quindi il loro compito è quello di agire per i bisogni della gente, che non riesce ad arrivare a fine mese, e non comprare armi.