Che sia diventata una messa in scena ormai gli italiani iniziano a capirlo in maggioranza. Ormai sono diciotto mesi che si sente parlare solo di covid e vaccini, oltre questi due problemi, per la politica il bel paese non ha più difficoltà. Eppure non è così: l’Italia ha tanti di quei problemi che se non si assottigliano diventano una bomba atomica. Il problema numero uno è l’enorme pressione fiscale e la asfissiante burocrazia, che impediscono a questo paese di costruire lavoro. Le piccole imprese nascono e muoiono in un giro di due tre anni. ed è proprio la burocrazia e le tasse a spezzare le ali a questo esercito di coraggiosi. Non è un problema di oggi, ma ce lo trasciniamo dietro da più di quarant’anni. Rimane sempre lì, e con l’arrivo dell’epidemia, è un discorso accantonato di cui non si parla più.
Stesso discorso della sanità pubblica. Il covid doveva insegnare molto, invece ha portato la politica a sottovalutare l’importanza della medicina territoriale. Su questo punto il covid ha fatto molte vittime, poiché non ha funzionato quel tessuto sanitario in grado di curare i pazienti a casa evitando l’intasamento degli ospedali e il peggioramento delle condizioni dei pazienti, come è avvenuto nella prima e seconda ondata. Ad oggi non se ne parla, mentre la politica dovrebbe concentrare le sue risorse per ovviare ad una crisi senza precedenti dei medici di base.
C’è un elenco infinito di problemi che attanagliano gli italiani, ormai, sfiancati dall’epidemia e dalle molte incertezze che gli girano intorno. In questi ultimi giorni si parla molto di reddito di cittadinanza, uno strumento che ha permesso a molti italiani di superare momenti di difficoltà. Incongruenze intorno al reddito ci sono, ma definirlo inutile è sbagliato. Infatti proprio la povertà è un altro fattore che va tenuto sotto controllo con forza, e vanno cercati strumenti che diano respiro a chi ieri e oggi è entrato in difficoltà.
Ma quello che più interessa agli italiani, soprattutto ai giovani, è il lavoro. Su questo punto nessun governo è riuscito a lavorare seriamente per adottare strumenti in grado di permettere alle imprese di assumere. Quei pochi che sono stati fatti, sono stati solo frutto di una “propaganda politica” che non ha risolto il problema. Gli italiani hanno bisogno di lavoro, l’Italia invece ha svenduto quel tessuto di piccole e medie imprese che da sempre era la forza della penisola. Quindi non esistono solo i vaccini, dove si è fatta una propaganda senza precedenti, ma esistono una serie di problemi che vanno affrontati per cercare di non far precipitare il paese nel baratro non appena finisce l’epidemia.