Ieri è uscito l’ennesimo provvedimento che non porterà nessun beneficio. D’altronde come tutti quelli fatti finora dal governo PD-M5S-LEGA-FORZA ITALIA,ITALIA VIVA E SINISTRE. Si toccano con mano tutti i fallimenti. Non c’è giustificazione che regga.
Ma quello che più urta la sensibilità di chi non condivide né i provvedimenti né il pensiero unico di questo governo, sono le cose non fatte, quelle che avrebbero dato di sicuro più sostegno alle difficoltà dei cittadini.
Invece di accanirsi con provvedimenti fuori luogo come quello partorito ieri sera dal governo, era opportuno, invece, concentrarsi sullo sfascio della sanità pubblica, che negli anni addietro ha subito tagli su tagli fino a renderla un colabrodo, specialmente nelle aree del sud Italia. Quindi perché non hanno pensato a potenziare il personale delle terapie intensive, i pronto soccorso che fanno acqua dappertutto, incrementare di personale tutti quei reparti dove c’è carenza di medici e infermieri, potenziare e far funzionare la medicina territoriale con l’aumento dei medici di base e strutture territoriali di primo intervento, ristrutturare e potenziare le Asl che oggi stanno creando notevoli problemi ai cittadini per i tamponi e esiti dei tamponi.
Questo si doveva fare, e non quello che hanno fatto. Per chiarezza va detto che le difficoltà che si riscontrano all’interno delle strutture sanitarie, non si possono essere attribuite a chi ci lavora. No, non hanno colpe, le responsabilità sono solo politiche, poiché quando il personale è ridotto non può soddisfare tutte le esigenze dei pazienti, e in questo momento drammatico le difficoltà aumentano a dismisura. Oggi le difficoltà ci sono tutte, a partire dai tamponi molecolari, che per farli e processarli passa un tempo interminabile. Ecco, un buon governo, i due anni di epidemia, lavorava per correggere tutte le storture che ci sono nella sanità pubblica.