TEVEROLA- Un’altra tegola si abbatte sul PD campano, sono state perquisite le abitazioni del presidente del Partito Democratico campano nonché consigliere regionale del PD, Stefano Graziano. La guardia di finanza sta perquisendo la sua casa di Teverola, la sua residenza romana e anche il suo ufficio di consigliere regionale al Centro direzionale di Napoli. Le fiamme gialle, indagando su un giro di mazzette e corruzione che hanno portato anche all’arresto del sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Di Muro, hanno intercettato una conversazione in cui si parlava di un presunto appoggio elettorale che si doveva a Graziano che – secondo quanto scrivono gli inquirenti – sarebbe diventato “punto di riferimento politico ed amministrativo” del potente clan Zagaria. L’ipotesi di reato che si formula nel decreto di perquisizione nei confronti di Stefano Graziano è di concorso esterno in associazione camorristica. Sulla vicenda è intervenuto il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini: “Sulle notizie che arrivano da Caserta ci auguriamo che si faccia chiarezza al più presto, che si possano rapidamente chiudere le indagini e definire la posizione di chi è coinvolto. Nel frattempo, totale e incondizionata fiducia nel lavoro della magistratura”.
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