CASERTA-L’associazione Trenta Righe esprime gioia e soddisfazione per la sentenza di assoluzione a favore dell’amico e collega Giuseppe Perrotta, emessa dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere all’esito del giudizio abbreviato con la formula “perché il fatto non costituisce reato”.
Non si era mai dubitato della professionalità di uno dei promotori e fondatori dell’associazione dei Giornalisti Casertani ma, al di là della vicenda personale, Trenta Righe sottolinea come la sentenza di questa mattina di fatto riaffermi un principio sacrosanto: esclusi ovviamente i profili di diffamazione, la cronaca e la critica rientrano nell’esercizio legittimo della nostra professione. Si rimette un punto fermo a tutela dell’intera categoria.
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