Pimarie PD: Michele Emiliano a sostegno della proroga di “opzione donna” al 2018
NAPOLI-Al termine della sua giornata a Napoli ed in Campania, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, candidato alle primarie del 30 aprile per la Segreteria del Partito Democratico, ha incontrato Teresa Ginetta Caiazzo, amministratrice napoletana, insieme alla romana Lucia Rispoli, del…

NAPOLI-Al termine della sua giornata a Napoli ed in Campania, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, candidato alle primarie del 30 aprile per la Segreteria del Partito Democratico, ha incontrato Teresa Ginetta Caiazzo, amministratrice napoletana, insieme alla romana Lucia Rispoli, del Movimento Opzione Donna.
Il Presidente Emiliano ha espresso la sua piena condivisione ed il suo sostegno alla Proroga di “Opzione Donna al 2018” e alla sua stabilizzazione.
“Ritengo doveroso sostenere il varo della prosecuzione di Opzione Donna – ha dichiarato Emilano – e mi impegno a considerarlo un tema in programma per la mia candidatura a Segretario nazionale del PD”.
Opzione Donna è una misura previdenziale destinata a tutte le Donne (come sperimentazione prevista dalla legge 243/2004), che rappresenta l’unica attuale forma di flessibilità in grado di consentire alle donne con 57/58 anni (lavoratrici dipendenti ed autonome) e 35 anni di anzianità di andare in pensione optando per un assegno pensionistico calcolato con il solo sistema contributivo, invece del retributivo-misto, rinunciando in modo permanente a circa il 30% dell’assegno pensionistico.
La misura è completamente “autofinanziata” dai contributi già versati dalle Donne ed è a costo zero per lo Stato. Tale scelta è attualmente riservata alle sole donne lavoratrici che abbiano maturato tali requisiti anagrafico-contributivi entro il 31 dicembre 2015. Questa “Opzione” deve invece sopravvivere per tutte le donne anche successivamente a tale data e partendo dall’approvazione della sua proroga al 2018 .
Essa viene richiesta a gran voce da migliaia di donne (soltanto i gruppi fb che perorano la Proroga di Opzione Donna al 2018 contano oltre 20.000 iscritte) ed invece il governo ha inteso portarla a conclusione con il bilancio 2017, nonostante siano stati accertati dall’Inps “risparmi” che già consentirebbero una sua prosecuzione, nonché indiscutibili vantaggi socio-economici per lo Stato che da essa deriverebbero conseguentemente all’applicazione del calcolo contributivo.
Grazie ad “Opzione Donna” si stimano guadagni di cui nessuno parla: entro il 2021 si rientra completamente nella spesa iniziale, i risparmi cominciano dal 2022, ed al 2032 essi ammonterebbero complessivamente a ben 30 miliardi di euro, da investire a favore delle giovani generazioni. Opzione Donna costitusce al momento l’unica valida alternativa alla legge Fornero la quale ha del tutto ignorato la realtà socio-lavorativa italiana ed in particolare la reale condizione delle donne sulle quali, per una disparità di genere mai veramente affrontata e quindi mai risolta nel nostro Paese, gravano in modo ancora più tragico la crisi economica e la crisi del mondo del lavoro.