Categories: Cronaca

Pirotecnici a Draghi, aiuti concreti o sarà la fine per 2 mila aziende del settore

“Finanziamenti a fondo perduto sulla base della perdita di fatturato rispetto allo scorso anno senza alcuna distinzione di codice Ateco a partire da marzo 2020; riduzione dell’IVA al 5% sulla commissione di spettacoli pirotecnici nel biennio 2021/22; sospensione dei mutui e dei leasing fino al termine dell’emergenza”. Sono queste alcune delle nove proposte inviate al governo Draghi dall’ASS.P.I. (Associazione Pirotecnica Italiana), associazione che raggruppa gran parte dell’aziende pirotecniche in Italia.
“La pirotecnia in Italia conta oltre 2.000 aziende tra fabbriche, depositi all’ingrosso e negozi di minuta vendita, distribuite su tutto il territorio nazionale. Diecimila, al netto del grande indotto, sono le persone occupate che vi trovano sostentamento, un settore attorno al quale ruotano centinaia di milioni di euro di fatturato e che affonda le proprie radici nella tradizione e nella cultura del nostro amato Paese”, spiega il presidente di AssPi, Nobile Viviano.
“L’intero comparto sta affrontando una crisi senza precedenti, che si traduce in un azzeramento degli incassi con un conseguente drammatico calo del fatturato che in alcuni casi ha superato l’80%. La gravità della situazione – si legge nella missiva a Draghi – è stata da noi più volte rappresentata agli esponenti del Governo precedente, mostratosi pressoché indifferente al nostro grido di allarme, e ora la proroga dello stato di emergenza, che ha già determinato l’annullamento o lo slittamento degli eventi in programma per la stagione estiva del 2021, ci apre a scenari drammatici sui quali il governo ha il dovere di intervenire”.
Fra le richieste inviate al governo Draghi vi sono: proroga della cassa integrazione; Rateizzazione ex novo dei debiti con il fisco; Misure a sostegno degli affitti che le aziende non sono state in grado di pagare nei mesi di chiusura; Sospensione di tutti i versamenti tributari e contributivi sino al 31/12/2021 con possibilità di effettuazione del pagamento a partire dal 31 gennaio 2022 in rate sino a 60 mesi; Esenzione per l’anno 2021 dal pagamento delle rate dell’IMU; Accesso agevolato al credito a prima richiesta e con garanzia statale a tassi dell’1% .

Redazione

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