Mer. Set 27th, 2023

ROMA- L’Italia è un paese dove i ricconi sono pieni di soldi e i politici attraverso l’attività politica fanno soldi. Poi tutti fuggono lì dove nessuno può toccargli il malloppo. Panama è l’ultima delle tante scoperte dei cosiddetti paradisi fiscali. La cifra nascosta nei paradisi fiscali dai paperoni mondiali si aggira intorno ai  11mila miliardi.

In Italia come sappiamo c’è una tassazione reale che si aggira intorno al 70%, quindi anche il nostro paese ha seri problemi di capitali da nascondere, anche perché lo stato prende tutto, quindi conviene farli sparire. Le imposte personali sul reddito, tasse su reddito fisso, lavoro autonomo, professioni, sono i soggetti che vengono tassati dal nostro fisco attraverso le leggi che emanono i politici al governo. Ma il fisco purtroppo non è che fa un’analisi giusta su chi deve andare a scovare. Molto probabilmente c’è un qualche bottone nero che non si può mai pigiare visto che, a fine anno, i dati sul recupero delle somme evase è sempre esigua rispetto al monte di venere più cospicuo. Il recupero riguarda essenzialmente il ceto medio. I ricchi hanno diverse scelte dove nascondere il malloppo lasciando al fisco nazionale solo briciole dei loro averi.

Il problema che il sistema di tassazione italiano è ambiguo. Anche il riccone che ha guadagnato un milione di euro alla fine si vede decurtare la ricchezza accumulata del 53% solo dallo stato, poi se somma le altre berazellette delle tasse, la montagna ricca si rimpicciolisce di molto, quindi conviene fuggire per non farsi togliere tutto. Molti italiani ora emigrano all’estero per pagare meno tasse, ma se ci fosse un’aliquota fissa che arriverebbe al massimo al 25%, diminuendo progressivamente per i meno ambienti, rimarrebbero qui a generare ricchezza con loro capacità creativa. Questo, purtroppo, la politica non lo comprende in nessun modo.