ROMA-Il Dirigente Generale della Polizia di Stato, Filippo Dispenza, membro per l’Europa del Comitato Esecutivo dell’OIPC-Interpol di Lione, ha riscosso grande successo dopo la presentazione, agli oltre 600 delegati – provenienti da 190 paesi – per l’approvazione definitiva, del progetto, tutto italiano, di aggressione, sequestro e confisca dei patrimoni illeciti frutto delle attività delle organizzazioni criminali transnazionali e dei fenomeni di corruzione.
Il dr. Dispenza, per conto della delegazione italiana, guidata dal Vice Direttore Generale della P.S. – Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Antonino Cufalo, ha descritto la strategia nazionale contro le organizzazioni criminali, soffermandosi in particolare sulla comprovata efficacia dell’aggressione ai patrimoni illeciti, anche per colpire i fenomeni corruttivi e tutelare l’integrità del sistema finanziario ed economico del paese, tema a cui ha da sempre dedicato molta attenzione il Capo della Polizia Prefetto Pansa.
“Depauperare il crimine organizzato transnazionale deve sempre essere una priorità, al fine di salvaguardare le economie legali dei Paesi e rendere più sicure le nostre società. – ha evidenziato Dispenza – E, privando le organizzazioni criminali degli ingenti proventi da attività criminali quali il narcotraffico, la tratta di esseri umani, il cybercrime etc., si fa perdere loro credibilità ed appeal verso le nuove generazioni. Il progetto approvato costituisce anche una pietra miliare nella lotta alla corruzione e al riciclaggio, in quanto è specificatamente sottolineato che anche i proventi della corruzione saranno oggetto delle medesime iniziative previste per l’aggressione ai patrimoni illeciti”.
Nel corso dei lavori della sessione dell’ Assemblea Generale di Interpol ha suscitato inoltre molto interesse l’intervento del magistrato italiano Rosario Aitala, esperto molto noto di diritto penale internazionale, di criminalità transnazionale, di terrorismo e di geopolitica, con lunghe esperienze nei Balcani, in America Latina e in Afghanistan.
Il dottor Aitala, invitato nell’ambito di questo progetto italiano dal Segretariato Generale Interpol ad intervenire sul tema della lotta ai patrimoni illeciti, ha descritto le conseguenze globali del consolidarsi dell’economia criminale, identificando le attuali debolezze della cooperazione internazionale da un punto di vista giuridico, e proponendo una serie di azioni politiche, giudiziarie ed investigative.
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