Ponte sullo Stretto, Salvini non si arrende | Stop della Corte dei Conti: il vicepremier crede nel progetto
 
        Salvini crede nel progetto del Ponre sullo Stretto - QuotidianoItalia.it (Screenshot video YouTube)
Ponte sullo Stretto, Salvini non si arrende dopo lo stop della Corte dei Conti: il vicepremier crede nel progetto
Matteo Salvini non ha alcuna intenzione di arrendersi per quanto riguarda il progetto del “Ponte sullo Stretto” di Messina. Soprattutto dopo il “no” da parte della Corte dei Conti che ha bocciato ogni tipo di proposta da parte del vicepremier.
Nelle ultime ore il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è ritornato a parlare di questo argomento. Nelle sue dichiarazioni ha fatto sapere di non essere interessato ad eventuali “scontri” politici. Allo stesso tempo preferisce che i toni rimangano contenuti.
Ricordiamo che la Corte dei Conti, dopo una attenta analisi, ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess per quanto riguarda l’opera. Il ministro ci ha tenuto a precisare che questa è un’opera che non serve a lui, ma che unisce “cinque milioni di italiani“.
Un chiaro riferimento alle persone che vivono nelle regioni della Calabria e della Sicilia. Un ponte che, secondo lo stesso Salvini, porterà comunque dei benefici concreti. Vale a dire: tempi di attraversamento ridotti, costi più contenuti e minore inquinamento.
Ponte sullo Stretto, Salvini crede ancora nel progetto dopo il secco “no” ricevuto
Nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni di Rai 1, nel programma “Radio Anch’io“, il vicepremier Salvini ha rilasciato questo tipo di dichiarazioni: “Oggi ho letto sui giornali che fortunatamente la stragrande maggioranza delle persone normali, non dei politici, sono a favore. Tra questi architetti, imprenditori, agricoltori, camionisti, Confindustria, Ferrovie dello Stato, Enel. Sono tutti d’accordo“.
Un’opera che, come annunciato dallo stesso politico, dovrebbe costare intorno ai 13,5 miliardi di euro. Un progetto che è stato messo a confronto con altri grandi cantieri italiani. Tanto da sostenere che questo investimento è stato ampiamente giustificato e con ritorni economici “pari al doppio“.

Ponte sullo Stretto, Salvini non molla la presa: crede ancora nel progetto
Nell’intervista ci ha tenuto a precisare che la maggioranza di governo è compatta sul progetto. Nonostante il “no” secco da parte della Corte dei Conti, l’obiettivo è quello di andare avanti per la propria strada. Lo ha fatto con queste dichiarazioni: “Abbiamo già calendarizzato i prossimi passi. Andiamo avanti con il progetto e siamo convinti che, dopo 160 anni, i cantieri partiranno“.
In conclusione il ministro ha fatto sapere di essere ottimista, tranquillo e determinato. Precisando, inoltre, che il gocerno sta facendo il possibile per far fronte a tutti i rilievi richiesti. Tanto da predisporre la documentazione necessaria per mettere in sicurezza i fondi necessari.
