Ponte sullo Stretto, stop definitivo: i magistrati hanno deciso | Il progetto si ferma

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I magistrati contabili chiedono chiarimenti su costi, stime di traffico e procedure: l’iter accelerato si ferma, 20 giorni per rispondere

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha subito un significativo stop procedurale: la Corte dei Conti ha richiesto al Governo chiarimenti urgenti e sostanziali sulla delibera del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) che aveva approvato il progetto definitivo.

Questo atto della magistratura contabile, pur non essendo una “bocciatura” formale secondo alcuni esponenti governativi, ha di fatto interrotto l’iter di registrazione della delibera, indispensabile per l’avvio dei lavori.

L’attuale Governo e il Ministro dei Trasporti avevano rilanciato con forza il progetto, riattivando la società Stretto di Messina S.p.A. e puntando a un iter rapido per dare il via ai cantieri.

Il Governo ha ora 20 giorni di tempo per rispondere ai rilievi, scaduti i quali la Sezione di controllo potrà decidere “allo stato degli atti”, una situazione che mette in forte discussione i tempi e le modalità accelerate con cui l’opera era stata rilanciata.

Il Ponte sullo Stretto: un’opera controversa e secolare

Il Ponte sullo Stretto di Messina è uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi e, al contempo, più dibattuti nella storia italiana. L’idea di collegare stabilmente la Sicilia al continente risale addirittura all’epoca romana, ma il progetto di un ponte moderno, in particolare un ponte sospeso a campata unica che collegherebbe Villa San Giovanni (Reggio Calabria) e Messina, è stato periodicamente riproposto e accantonato nel corso degli ultimi decenni.

Se realizzato, si tratterebbe del ponte sospeso più lungo al mondo nel suo genere, un’opera titanica che promette di rivoluzionare i trasporti nel Sud Italia, ma che solleva da sempre profondi interrogativi di natura tecnica (in un’area ad alta sismicità), economica, ambientale e sociale.

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Lo Stop della Corte dei Conti: rilievi tecnici e procedurali

L’accelerazione voluta dal Governo ha trovato un ostacolo imprevisto e significativo nel vaglio della Corte dei Conti, l’organo che esercita il controllo di legittimità sulla gestione del bilancio e del patrimonio pubblico. I magistrati contabili hanno inviato al Governo un lungo elenco di rilievi tecnici, procedurali ed economico-finanziari che mettono in luce diverse criticità nella delibera CIPESS di approvazione del progetto definitivo.

I rilievi, per la loro portata, hanno suscitato reazioni diverse: l’Amministratore Delegato della Stretto di Messina ha parlato di “fisiologica interlocuzione” e non di “bocciatura”, mentre le opposizioni politiche e le associazioni ambientaliste hanno definito l’intervento come una “sonora bocciatura” che smonta di fatto l’impianto accelerato dell’opera.