Secondo l’Oms, l’emergenza di nuove varianti di coronavirus “sottolinea l’importanza, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali”. Lo indica la nuova circolare del ministero della Salute sulla diffusione delle varianti.
La variante sudafricana del virus, identificata per la prima volta in Sud Africa nel dicembre 2020, alla data del 25 gennaio è stata riconosciuta in 31 Paesi. Lo rileva la nuova circolare del ministero della salute “Aggiornamento sulla diffusione a livello globale delle nuove varianti SarsCov”. In Sud Africa, dice il documento, i casi settimanali sono aumentati dai primi di novembre, e hanno raggiunto un picco ai primi di gennaio. Nelle ultime due settimane il trend è decrescente, Al momento “non si conosce l’impatto di questa variante sull’efficacia dei test diagnostici” e dati preliminari indicano che anche questa variante “possa essere caratterizzata da maggiore trasmissibilità, mentre al momento non è chiaro se provochi differenze nella gravità della malattia”. Sono inoltre in corso studi sulla maggiore frequenza di reinfezioni, in quanto la variante potrebbe sfuggire alla risposta anticorpale neutralizzante provocata da una precedente infezione naturale.
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