ROMA -Forse la fine per l’europa è più vicina di quanto si possa pensare. Non è fantascienza, ma lo spettro si fa sempre più concreto. I paesi emergenti e tutti quei paesi con una cultura islamica stanno alzando la testa, mentre l’Europa rimane indietro e non sa sbrogliare la matassa dei suoi problemi.
Basta guardare per un attimo in casa nostra. Prima dell’euro la pressione fiscale era intorno al 23%, dopo la venuta dell’euro la pressione fiscale è arrivata al 70%. Inoltre, sono scomparsi i consumi interni, maglia positiva per far girare l’economia di una nazione. C’è da dire che è scomparso quasi del tutto il ceto medio. Un cambiamento che in pochi anni ha portato la nostra nazione a non avere più quel potere economico che aveva un tempo.
L’euro è stato creato per favorire le grandi lobby speculative. Ed è chiaro a tutti che ciò ha determinato una rottura degli equilibri interni di ogni singolo stato. L’economia non si basa più sulla produzione ma sui debiti. L’economia produttiva è stata sostituita dagli affari in borsa. Anche i cittadini si sono abituati a fare debiti per acquisti anche di minima entità, quando prima, invece, gli italiani pagavano tutto in contanti e non esistevano carte di credito o finanziarie.
Nel corso del tempo, per favorire la macchina micidiale di un’Europa arrogante, anche in Italia si è costruito il credito per gli acquisti. Ma ciò non ha creato sviluppo, ma semplicemente impoverimento delle famiglie e delle imprese, poiché finanziaria su finanziaria, le famiglie e le imprese si sono ritrovate con tante rate da pagare, tanto da portare via una buona parte dei guadagni mensili.
Non è tutto, anche i risparmi delle singole famiglie si sono assottigliati nel corso degli anni dopo la venuta dell’euro. Le famiglie per sentirsi sempre al sicuro hanno fatto finanziarie con le banche pur di tenere risparmi in banca, ma alla fine sono finiti anche quelli e oggi devono scontare le rate senza avere più soldi. Era il disegno di potere che volevano le lobby, e con l’euro l’hanno ottenuto tutto.
Da quando siamo entrati in questo vortice schifoso della moneta unica, noi non siamo più uno stato libero e autonomo, ma siamo diventati schiavi di estranei che ci dicono cosa fare in casa nostra. Con la venuta dell’euro abbiamo perso la nostra libertà, siamo sotto gli ordini di chi noi non conosciamo. È scontato che oggi il popolo italiano inizia a riflettere, e comprende in pieno che questa Europa ha distrutto ciò che avevamo. Prima dell’euro, nonostante le difficoltà, il popolo italiano ha continuato a creare ricchezza, dopo la venuta dell’euro, il popolo italiano si è visto sottrarre la ricchezza e prodotto povertà.