Quell’11 settembre del 2021 rimane nella memoria di molte generazioni. Quella mattina in America inizia il declino dell’occidente moderno ed evoluto. Si scatenò una guerra che non era una guerra convenzionale. Gruppi di terroristi, senza armi potenti, usando i mezzi moderni costruiti dall’occidente, scatenò un attacco senza precedenti nel cuore dell’Almerica. Furono abbattute le due torri che rappresentavano il capitalismo mondiale. Fu colpito il cuore dell’economia mondiale.
Da quel giorno l’occidente ha subito enormi cadute, ed era quello che volevano i terroristi. Solo quella mattina ci rendemmo conto che il mondo non era sicuro. C’erano altri uomini che combattevano una loro guerra ideologica, e potevano colpire in ogni momento provocando morti e disastri. Fu colpito quell’occidente che aveva abbandonato quella voglia di combattere per difendere i suoi principi. Seduti sulla comodità, non guardava più a cosa succedeva oltre il suo orticello.
Dopo venti anni il mondo, soprattutto le società moderne, si ritrovano a combattere un nemico invisibile, questa volta sanitario, che sta mettendo in ginocchio il benessere e la comodità dell’occidente frustato dalla voglia di avere tutto, credendolo un diritto acquisito. È bastato poco, un semplice virus, a demolire tutte le libertà che l’occidente ha conquistato. E sono gli stessi uomini e donne che hanno difeso la libertà, a sconfiggerla.
Venti anni dopo i Talebani si riprendono l’Afghanistan, che fu motivo di risposta a quell’undici settembre per sconfiggere il terrorismo. Non solo l’occidente non l’ha sconfitto, ma ne esce sconfitto.
Ed è da qui che parte l’infelice capitolo delle nostre classi dirigenti, politiche e intellettuali. Le quali hanno perso tutto il senso tragico che può investire le società moderne da un momento all’altro. Hanno costruito difese militari ad alte tecnologie, ma è bastato un semplice aereo di linea per scatenare l’inferno. Le tante bombe ultra tecnologiche sganciate di qua e di là dall’occidente, non sono servite a nulla. Afghanistan, libia, Iraq, sono l’esempio del grande fallimento dell’occidente. Non sono riusciti a portare la democrazia lì dove serviva. L’occidente ha fallito. Le sue bombe hanno fallito, poiché dopo venti anni i terroristi continuano ad entrare in ogni nazione e seminano morte tra persone innocenti. Tutte vittime di una società costruita in maniera errata da tutti i poteri politici. Dopo quell’11 settembre il sogno della democrazia in tutto il mondo, rimane un traguardo irraggiungibile. È un fallimento dell’umanità tutta. E, forse, Il virus non sarà l’ultimo capitolo della grande sconfitta dell’occidente.