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Rave Torino, Pasca (Silb): “Le leggi per fermarli ci sarebbero, ma forse non c’è volontà di stroncare questo fenomeno”

Sul rave party illegale a Torino. “Sbagliano i sindacati di polizia a dire che non possono intervenire e servono leggi più severe, esiste già una legge che dice che i rave party sono fuorilegge – ha affermato Maurizio Pasca, Presidente del SILB (Sindacato Italiano dei Locali da Ballo), intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus – E’ ovvio che per contrastare 6mila persone ci vorrebbe un esercito e le forze dell’ordine non sono in numero sufficiente. Credo che bisogna venirne a conoscenza in anticipo sui vari social e bloccarli dall’inizio. Allora forse c’è una non volontà da parte del governo di stroncare questo fenomeno. In questi 3 giorni gli è stato consentito di fare il loro rave. Noi dei locali da ballo siamo usciti da un tunnel che è durato circa 20 mesi, stiamo incominciando ad intravedere la luce. Con la riduzione della capienza al 50% è difficile far quadrare i conti. Poi di contro assistiamo a fenomeni come quelli dei rave party a Viterbo e a Torino e chissà di quanti altri non siamo a conoscenza. Negli altri Paesi riescono a bloccare questi fenomeni solo da noi no, dovrebbero spiegare perché. Ad Halloween si è ballato dappertutto, noi dobbiamo rispettare le norme perché siamo controllati, mentre gli altri possono fare come gli pare perché i controlli non ci sono. Per noi è difficile lavorare così, invece poi riscontriamo in altri luoghi, come ristoranti, persone che ballano senza mascherina e senza rispettare il distanziamento. Purtroppo si vanno a controllare solo le discoteche. Nelle discoteche vengono controllati i green pass, in quel rave party di 6mila persona chi è che andato a controllarli? Se le condizioni epidemiologiche lo permetteranno, si potrebbe pensare di portare la capienza al 75% e poi al 100% una volta finita l’epidemia. Ovviamente siamo molto attenti anche alla tutela della salute dei nostri clienti”.
Sulla carenza del personale. “Dopo 20 mesi di chiusura chi lavorava all’interno di una discoteca ha dovuto trovarsi un altro lavoro. Inoltre col reddito di cittadinanza per molti è meglio stare a casa a bivaccare piuttosto che andarsi a cercare un lavoro”.

Redazione

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