Sab. Mar 25th, 2023

ROMA-“Abolire la cosiddetta Tariffa Italia per la polizza auto, come propongono i relatori del ddl Concorrenza con uno specifico emendamento, rappresenta un passo indietro rispetto al testo approvato alla Camera che ha introdotto norme di contrasto a odiose forme di discriminazione tariffaria verso le regioni meridionali e i suoi cittadini, al fine di giungere a tariffe univoche sul territorio nazionale”, dichiara il senatore Lucio Romano del Gruppo Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT) – PSI – MAIE, esponente di Democrazia Solidale e vice presidente della Commissione Politiche Europee in merito all’emendamento dei relatori sul tema RC Auto al ddl concorrenza in discussione al Senato. “Se si giungesse all’approvazione di questo emendamento, ci troveremmo di fronte all’ennesimo vulnus inflitto al Mezzogiorno”, evidenzia il senatore, “visto che nelle regioni meridionali i costi delle assicurazioni sono decisamente più alti e talvolta insostenibili”. “Ma il problema dell’equità”, continua il senatore, “non può essere risolto sulla base percentuale: il vero differenziale è legato non alla percentuale dello sconto ma al premio di riferimento. Se ad Aosta pago 200 e a Napoli 800 anche uno sconto, in sé notevole, del 50%, lascerebbe il costo del premio doppio di quello di Aosta. Con l’emendamento dei relatori si rimanda il tutto a valutazioni, criteri e modalità dell’Ivass e alle compagnie di assicurazione che saranno tenute ad applicare uno sconto la cui percentuale sara’ fissata dalle compagnie stesse. Ciò significa ‘abdicare’ ai fini del ddl”, afferma il senatore. “Per questo motivo ho presentato un subemendamento, sottoscritto da altri colleghi, che pone una modifica per evitare ulteriori penalizzazioni ai cittadini meridionali. In questo modo si consentirebbero riduzioni di prezzo a vantaggio di conducenti virtuosi che vivono in aree a maggior rischio di sinistrosità dove gli oneri assicurativi sono maggiori rispettando il principio costituzionale di eguaglianza”, conclude Romano che ha già presentato mesi orsono una Mozione al Governo.