ROMA- Con Renzi al governo della nazione il debito pubblico è inarrestabile, sta aumentando a dismisura. Silvio Berlusconi lo aveva lasciato a sei miliardi al mese, con Renzi sta viaggiando quasi a 18 miliardi al mese. Il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 21,6 miliardi di euro a gennaio, toccando quota 2.191,5 miliardi. E’ quanto emerge dal supplemento finanza pubblica al bollettino statistico della Banca d’Italia. L’incremento – spiega la Banca d’Italia nelle sue statistiche – è dovuto all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (27,8 miliardi, a 63,5; 82,8 miliardi alla fine di gennaio del 2015), solo in parte compensato dall’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche (5,5 miliardi) e dall’effetto complessivo dell’emissione di titoli sopra la pari e della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione (0,6 miliardi). L’aumento del debito è dell’1,1% rispetto al livello segnato nel gennaio 2015, quando si era attestato a 2.167 miliardi di euro, ma non risulta essere un record assoluto: già nel corso del 2015 si erano infatti raggiunti livelli più elevati.
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