ROMA- Certo che ci vuole un bel coraggio da parte degli elettori entrare in cabina elettorale e votare un partito di sinistra o il centrosinistra. Non nappena la proposta renziana di legare all’Isee le pensioni di reversibilità è arrivata in Commissione Lavoro alla Camera, il centrodestra è insorto. Esponenti vicini al premier vogliono rivedere le pensioni di reversibilità, ovvero quelle erogate agli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che muore avendo maturato i requisiti per l’assegno. Peccato che, una volta approvato il ddl Cirinnà sulle unioni civili, le coppie omosessuali godranno della reversibilità che viene, invece tagliata alle vedove.
Palazzo Chigi ha provato a spegnere le polemiche spiegando che, “se ci saranno interventi di razionalizzazione, saranno solo per evitare sprechi e duplicazioni, non per fare cassa in una guerra tra poveri. La delega del governo dà non toglie. Inoltre qualsiasi intervento varrà solo sulle prestazioni future e non su quelle in essere, che quindi non verranno toccate”.
Le rassicurazioni della presidenza del Consiglio non convincono le opposizioni. Anche perché, come fa notare Maurizio Gasparri, il governo da una parte taglia le pensioni di reversibilità a vedovi e vedove, dall’altra le estende alle coppie gay.
“Invece di tagliare sprechi e privilegi, a partire dalla vergogna delle pensioni d’oro – rincara Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia – Renzi e la sinistra se la prendono con la povera gente e continuano a fare marchette alle lobby e alle banche”.