ROMA- La sanità è stata sempre una palla al piede dei governi e delle giunte regionali, anche perché gli sprechi nella sanità sono enormi ma, come sempre accade, a farne le spese sono i cittadini. la nuova riforma della sanità prevede l’abolizione di molte prestazioni sanitarie considerate inappropriate. Il Messaggero stila una lista delle prestazioni sanitarie considerate “inappropriate” che verranno rivedute e corrette per limitare gli sprechi nella sanità.
C’è un po’ di tutto, si parte dalle cure dentarie per i bambini e si arriva a screening dell’asma allergico. Sull’odontoiatria il servizio sanitario interverrà solamente nel caso di bambini o adulti “vulnerabili” sotto diversi aspetti. Una regola che vale sia per l’estrazione di un dente che per l’applicazione di una corona. Poi ci sono le Tac e risonanze, uno dei settori più “abusati” dai pazienti secondo il servizio sanitario nazionale. La richiesta di un esame specifico (e particolarmente costoso) deve essere giustificata da una serie di accertamenti precedenti.
Per quanto riguarda gli esami di laboratorio anche qui c’è una bella stretta che può mettere a rischio la salute dei cittadini. Infatti la stretta riguarda anche gli esami di laboratorio. Dal colesterolo totale, eseguito come screening “nei soggetti di età superiore ai 40 anni” e in quelli a rischio. Fino ai test allergologici, che potranno essere coperti dal servizio sanitario solo dopo la visita specialistica.
Ma i medici sono già sul piede di guerra e non hanno nessuna intenzione di accettare la riforma così come la sta imponendo il governo del PD e NCD. Gli sprechi nella sanità pubblica stanno altrove, purtroppo si colpisce sempre il più debole e non certamente lì dove gli sprechi vanno eliminati.