Mar. Dic 5th, 2023

ROMA- L’avvio della discussione sulle riforme costituzionali, tra le quali figura anche quella sul senato, sono iniziate in una vera e propria bufera. Il presidente grasso, nonostante le opposizioni avevano chiesto di tenere tutto nella commissione ha ritenuto invece di andare avanti. Ma cosa sta succedendo sul serio per quanto riguarda la riforma del senato? Semplice: ci sono tutti i presupposti per ritornare al fascismo dell’era mussoliniana.

Forse a Renzi sta riuscendo un gioco pericoloso che ben presto potrebbe portare l’Italia ad una seria rivolta popolare. E sì, perché a questo punto, con un senato non eletto e con nessun potere decisionale sulla camera, si aprono le porte della dittatura. Non solo, con questa riforma, abbinata a quella elettorale, agli italiani si toglie tutto il potere decisionale e, a questo punto, la sovranità popolare è del tutto a rischio.

Il Senato ha respinto, con una votazione per alzata di mano, anche la questione sospensiva presentata da Fi. Inizia quindi la discussione generale per arrivare all’approvazione finale.

“Il Movimento 5 Stelle ha abbandonato a tempo indefinito la commissione Affari Costituzionali del Senato, che di fatto è stata commissariata ed esautorata dal governo per la seconda volta in pochi mesi. Prima il blitz sulla legge elettorale, ieri quello sulla Costituzione – affermano i senatori dell’M5S Vito Crimi, Nicola Morra e Giovanni Endrizzi, membri della commissione Affari Costituzionali del Senato”.

La democrazia è a serio rischio. Renzi si comporta come un dittatore e tutto ciò che decide gli altri devono ubbidire senza obiettare. Infatti ha detto che il ddl Boschi tornerà “alla Camera a gennaio e poi nell’estate-autunno 2016 ci sarà il referendum”. E’ il timing indicato dal premier Matteo Renzi che invita i cittadini a “studiare la riforma: riduce i numeri dei politici e aumenta il livello della politica. Che c’è di meglio?. La tecnicalità con la quale una riforma storica e importantissima viene definitiva conta, ma non è così rilevante da dedicarle due mesi di discussione – ha detto il non eletto  in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Purtroppo questa riforma viene fatta e approvata solo dalla maggioranza senza avere un ampio consenso, oltretutto viene fatta da un governo non legittimato dal popolo e con un premier mai eletto dal popolo italiano, insomma, tutto si fa senza che il popolo possa intervenire prima , deve aspettare il referendum per decidere.