Roma, Milano, Torino: un giro di scommesse che ha unito l’Italia | Vendevano le loro stesse partite

Roma, Milano, Torino: un giro di scommesse che ha unito l’Italia | Vendevano le loro stesse partite

Roma-Inter- lapresse- quotidianoitalia.it

Scandalo scommesse: un giro di soldi immenso. E adesso scattano le manette anche per i calciatori, che vendevano le loro stesse partite.

Il calcio italiano troppo spesso nella sua storia è rimasto al centro di alcuni scandali. L’ultimo in ordine di tempo è quello delle scommesse, che ha coinvolto diversi calciatori di Serie A e ha attirato grande attenzione mediatica. L’inchiesta è partita nell’autunno del 2023 e ha portato alla luce una serie di scommesse effettuate su piattaforme non autorizzate, in violazione delle regole federali.

Tra i nomi più noti finiti nell’indagine ci sono stati Sandro Tonali, all’epoca giocatore del Newcastle e della Nazionale italiana, e Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus. Entrambi hanno collaborato con le autorità sportive e giudiziarie, ammettendo le proprie responsabilità e accettando le sanzioni previste.

Nicolò Fagioli è stato squalificato per sette mesi, con l’obbligo di seguire un percorso terapeutico per affrontare la dipendenza dal gioco d’azzardo. Sandro Tonali, invece, ha ricevuto una squalifica di dieci mesi, valida anche per le competizioni internazionali, con obbligo di svolgere attività di recupero e formazione. Entrambi hanno ottenuto un grande sconto di pena dopo aver patteggiato. Tuttavia la pacchia sembra essere finita, e stavolta non la passeranno affatto liscia.

Scandalo scommesse: arrivano sanzioni enormi

A portare a galla parte dello scandalo scommesse ci ha pensato il solito Fabrizio Corona, che in varie occasioni ha portato nomi (rivelatisi alla fine non coinvolti nello scandalo) e fatti.

Proprio nel corso dell’inchiesta però lo stesso re dei paparazzi ha lanciato gravi accuse. A suo dire i giocatori coinvolti sono entrati in concorso associativo con i criminali coinvolti, e di conseguenza sarebbero dovuti essere trattati a loro volta da criminali: dunque la pena per loro sarebbe dovuta essere quella del carcere.

 

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Nulla di tutto ciò: pene leggere per i calciatori coinvolti

Nonostante le gravi accuse di Corona, alla fine come detto in precedenza i calciatori coinvolti se la sono cavata con una squalifica nemmeno troppo lunga.

La speranza dunque è che situazioni del genere non si ripetano più, nel buon nome del calcio italiano, troppo spesso infangato. E’ pur vero però che forse, con punizioni e sanzioni più severe, questi episodi si ridurrebbero all’osso.