ROMA- I contribuenti stanno cercando di capire cosa fare, anche perché, alla luce di tutto, c’è l’impossibilità di pare somme più grandi in cinque rate come previsto dalla norma. Sono sì 440 mila le richieste di revisione per non pagare le more e gli interessi, ma molte di queste cartelle non permettono di pagare rate da duemila euro al mese per chi ha un debito di diecimila euro.
Così nella notte il governo, con un emendamento al Dl sisma in commissione Ambiente alla Camera, ha deciso di prorogare la rottamazione fino al 21 aprile. Con la riformulazione di un emendamento Giulio Cesare Sottanelli (Sc-Ala) il termine del 31 marzo entro cui è possibile presentare l’istanza di adesione alla rottamazione delle cartelle slitta al prossimo 21 aprile. La modifica approvata in nottata concede a Equitalia fino al 15 giugno 2017 per rispondere ai contribuenti con gli importi dovuti e il pagamento in un’unica soluzione o ripartito in cinque versamenti. I termini dei pagamenti, occorre ricordarlo, restano invariati e quindi il primo o unico appuntamento per il saldo è per la fine di luglio 2017.
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