Sab. Mar 25th, 2023

ROMA- Per dire le cose come stanno sul serio, dobbiamo dire che ci siamo rotti i Maroni di questa Europa che tutto fa tranne che gli interessi dei popoli che la compongono. Prima la chiudono e prima usciamo dalla povertà. Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che da quando è entrato in vigore l’euro e le regole di austerità volute dall’Europa, noi siamo diventati tutti più poveri, quindi chi la difende o è complice o ha interessi legati all’Europa, i cittadini comuni non la sopportano più.

L’utilizzo dei sacchetti biodegradabili voluto dalla legge è una direttiva europea 2015/720. Come detto la colpa è dell’Europa. Solo che questa nuova regola ricade completamente sugli italiani, che a fine anno si ritroveranno un costo aggiuntivo che pende sulle già precarie condizioni economiche. Ma all’Europa non gli interessa, dice che è una questione seria che serve a ridurre l’inquinamento. Tutte cazzate: pensate a un cittadino di Taranto che nel supermercato paga i sacchetti per frutta e verdura esce soddisfatto per aver aiutato l’ambiente e fa un bel respiro con le polveri che arrivano dritti ai suoi polmoni dall’Ilva. Oppure pensati ad ognuno di noi che esce per una tranquilla passeggiata, e respira fino al rientro tanto di quel fumo delle automobili che alla fine sarebbe come essere usciti per fumarsi una stecca di Marlboro tutta in un botto. Oppure pensiamo ai cittadini della provincia di Caserta che devono pagare il sacchetto pur sapendo che il loro territorio è super inquinato. O forse è più corretto dire che è sempre una questione per fare cassa, perché se si vuole annientare l’inquinamento ci vuole poco: non compriamo più petrolio e cominciamo a vivere come si faceva un tempo camminando a piedi e in bicicletta e non nel calduccio delle auto d’inverno e al fresco d’estate. Buttiamo i telefonini che sviluppano onde magnetiche dannose per la salute dei cittadini. Ma siamo seri, diciamo che siamo dei moralisti del cavolo quando dobbiamo difendere qualcosa che interessa la parte politica d’appartenenza che emana le leggi.

In Francia la legge è già in vigore da un anno e i sacchetti sono gratis. Invece da noi monta la rabbia e c’è una fotografia che è diventata il simbolo della rivolta contro il provvedimento, quella che ritrae quattro arance pesate ed etichettate singolarmente. Questo metodo permette di risparmiare i 2 centesimi del sacchetto? Non sempre, perché i supermercati usano diversi metodi per addebitare il costo del contenitore compostabile. In alcuni punti vendita il sacchetto si paga a parte, alla cassa, come viene fatto per la spesa normale: sarà compito del cassiere aggiungere il costo del sacchetto ortofrutta. In questo caso, se non si prende il sacchetto non si pagano i due centesimi. In altri supermercati, il costo del sacchetto viene addebitato direttamente in etichetta, quindi, anche se non si prende il sacchetto lo si paga lo stesso. In altri invece, anche se il sacchetto viene addebitato in etichetta dopo aver pesato il prodotto, si può chiedere alla cassa di stornarlo se si decide di non comprarlo.