Dopo il salvataggio MPS taglia il personale e le agenzie

ROMA- Le banche sono i maggiori colpevoli del disastro economico mondiale, sono loro che hanno preso i soldi dei risparmiatori e li hanno usati per giocarseli come se fossero nei casinò. Sono loro che hanno prestato soldi a chi sapevano che mai glieli avrebbe ritornati indietro. Una sana magistratura indagherebbe a dovere e di sicuro condannerebbe i responsabili di questo disastro. Ma loro non si preoccupano, lo stato li ha salvati, ora possono fare quello che vogliono.
Ed ecco che adesso MPS, la banca che più di tutte ha avuto bisogno del salvataggio di stato, mette nero su bianco e programma per il 2017-2021 un piano di esuberi. Sono 5.500 gli esuberi che ha previsto il gruppo Monte dei Paschi di Siena dal piano di ristrutturazione, di cui 4.800 attraverso l’attivazione del fondo di solidarietà. Nel piano è prevista la chiusura di circa 600 filiali: dalle 2000 del 2016 alle 1.400 previste nel 2021. Il gruppo prevede inoltre che l’utile netto fra quattro anni sarà superiore a 1,2 miliardi di euro, con un Roe (indicatore della redditività di un’azienda, ndr) pari al 10,7%. Quindi dopo il salvataggio di stato arriva la stangata per chi ci lavora nella banca.