Categories: Cronaca

Salvate la scuola italiana, questo modello è fallimentare

La forza di una nazione si costruisce nelle scuole. È dentro le scuole che si costruisce quel percorso necessario per ottenere i futuri professionisti del domani. La scuola è il pilastro dove si fonda il futuro. La scuola italiana per eccellenza è stata sempre tra le prime in Europa, ma nell’ultimo decennio qualcosa è andato storto.
L’istruzione è qualcosa di sacro. Le maestre e gli insegnanti devono formare i giovani. Formare i ragazzi significa dargli il meglio in termini di apprendimento. Negli ultimi venti anni tutto ciò sembra essersi fermato. La corsa disperata al posto fisso di un esercito di disperati, specialmente del sud, ha portato la scuola a diventare la cavia. La messa a disposizione ha definito un percorso nella scuola che ora sta portando all’insegnamento anche chi non ha né capacità né qualità per farlo. Prima si entrava per concorso, nel bene e nel male, dovevi superare delle prove scritte e orali che definivano la capacità all’insegnamento. Ora no, bastano i punteggi.
Il dolo sta proprio qui: questi punteggi in alcuni casi li comprano. Chi ha più soldi, seppur ignorante nell’insegnamento, scavalca tutti, perché riesce a comprare quanti più punteggi possibili, e forse chi ha le capacità rimane indietro. Se non è all’altezza d’insegnare cosa può imparare ai giovani. La messa a disposizione su tutto, sta squalificando la scuola italiana. Il personale docente precario, oltre che dalle graduatorie di istituto, può essere convocato per le supplenze tramite domanda di messa a disposizione. La messa a disposizione non classifica il corpo docente, non carpisce le attitudini all’insegnamento, così capita che dietro ad una cattedra siede chi non è all’altezza di ricoprire il ruolo d’insegnante. Tutto a discapito di chi invece ha le competenze giuste per farlo. La scuola italiana va salvata da questo modello sconsiderato. La politica finora non è riuscita a correggere la stortura che si è creata all’interno del comparto scolastico. Il futuro dei giovani è nelle nostre mani, è sacrosanto garantirgli il meglio per poter affrontare il domani con le dovute competenze assimilate durante i percorsi scolastici. Questa scuola sta fallendo, evitiamo il fallimento totale. Il corpo docenti va selezionato per capacità professionale e non come si sta facendo adesso.

Redazione

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