Salvini il nuovo nemico della sinistra populista e inconcludente

ROMA- Non c’è nulla da fare: la sinistra è super populista. Infatti chi non la pensa come loro, e non accetta la sua dittatura politica, è etichettato come un fascista o un dittatore. E pensare che i veri dittatori sono proprio le politiche di sinistra che, con le loro posizioni, discriminano chi la pensa diversamente. Non riescono a guardare il modo di essere delle idee politiche di sinistra che sono fuori luogo. Ma gli elettori si, di fatti la sinistra non è più una forza rappresentativa in parlamento.
Debora Serracchiani, deputata del Partito democratico, ha commentato il raduno leghista di Pontida con parole che evocano i grandi raduni nazisti: «Pontida non è ancora Norimberga ma può diventarlo, se la Lega prosegue sul crinale del nazionalismo». Parole pesanti se non fossero lette come un rancore per la enorme batosta subita dal PD. Per la sinistra parlare di nazionalismo è un peccato, solo perché la storia dell’Europa ha visto guerre in nome della difesa del proprio territorio. Vogliono un’unica identità che non esiste, quindi il nazionalismo è visto come un nemico, cosa assai assurda.
Ma le posizioni di sinistra sono state bocciate dagli elettori italiani che guardano ancora alla propria identità come valore da difendere a denti stretti, mentre la sinistra vorrebbe vendere tutto all’Europa e distruggere la nazionalità dell’Italia. Un valore che ha portato la sinistra ad essere ridotta ad un prefisso telefonico nelle ultime elezioni, segno che gli italiani vogliono essere italiani.
Tutto ciò non piace alla sinistra italiana, ed ora stanno facendo ferro e fuoco contro una posizione più nazionalista di Salvini. Cosa che piace molto agli italiani, tanto che ora Salvini continua a macinare consensi nonostante la campagna elettorale sia finita da un pezzo. Gli italiani anelano a essere se stessi, come desiderano essere difesi con più sicurezza. La sinistra non capisce e continua a fare la stessa politica di sempre continuando a fallire.