SAN CIPRIANO- il tutto successe 27 anni fa, in quel territorio martoriato dalla camorra, dove un vigile urbano, Antonio Diana, all’epoca dei fatti trentenne, fu ucciso dalla camorra perché ritenuto traditore nei confronti dei casalesi facendo da specchiettista per l’omicidio di uno di loro. Era il 1989, anni di piombi nell’intero agro aversano, dove la camorra imperava e dettava leggi dappertutto. Dopo ventisette anni sono stati individuati e arrestati i responsabili di quel delitto mafioso. Questa mattina è scattato il blitz che ha visto notificare in carcere, per sei di loro, l’ordinanza. Per un settimo componente ritenuti responsabili dell’omicidio del vigile urbano, ancora libero dopo ventisette anni dall’accaduto, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo territoriale di Caserta coordinati dalla DDA di Napoli.
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