Mer. Dic 6th, 2023

Primavera 1994. Nel salotto della sua abitazione di Segrate , Milano 2 (MI) , l’attore, sceneggiatore e conduttore televisivo, Raimondo Vianello, seduto allo scrittoio , è intento ad esaminare scrupolosamente alcuni copioni , quando , interrotto dal suono improvviso del citofono , dopo aver sollecitato più volte ,invano, l’arrivo della governante , è costretto ad alzarsi per andare a vedere chi sia e di  che cosa si tratti.

“Ma guarda te ! …., pronto , chi è alle 9:00 del mattino ? ” , esclama adirato l’artista  ; “Signor Vianello , scusi il disturbo ! , sono il fattorino della “Pantotex”…devo effettuare la consegna del beauty-kit che sua moglie ha ordinato la settimana scorsa!… ” , replica ,imbarazzato , il giovane fattorino .

Beauty che? … , cos’è questa storia? … , possibile che Sandra debba sempre combinarne una?…”, bofonchia tra sé, spazientito, Vianello , “Guardi , sarà un errore ! ; comunque , adesso ,  le apro , così parla direttamente con mia moglie … Ah! , ho dimenticato  di informarla che siamo al secondo piano , la terza porta sulla destra!… ”.

Riposta la cornetta dell’apparecchio , sempre più preda del malumore , chiama a gran voce la consorte : “Sandraaaa! … , ma  mannaggia la miseria! ”.

 ” Si può sapere perché urli?…”, esordisce la Mondaini , appena uscita dalla camera da letto , ” Ero in camera con la tata , mettevamo in ordine l’armadio per il cambio di stagione!… Raimondo , lo sai che  con l’età sei peggiorato ! ; se alle nove del mattino sei già così antipatico, figuriamoci come sarai stasera!…”.

 Ah , io sarei antipatico ? ” , ribatte il popolare attore-conduttore , “No ,  Sandra, sei tu che mi innervosisci!… cosa ti metti a ordinare beauty-kit senza avvisarmi ?…Mentre tu , di là , selezionavi accuratamente il guardaroba con la tata , io, di qua lavoravo!…studiavo il copione della nuova sit-com che il produttore di Canale 5 ci ha proposto di interpretare !…Quello lì, chiama oggi pomeriggio per sapere una risposta e io cosa gli dico ? : che non se ne fa niente, perché ho trascorso tutto il tempo a controllare le spese scriteriate di mia moglie ?… ” .

“Ah….,  il beauty-kit , è vero ! , perdonami Raimondo , me ne sono completamente dimenticata ! . Vai ,caro , vai pure alla scrivania ; ora ,me ne occupo io della consegna … Vai , vai pure a studiare!…”, lo rabbonisce la moglie .

Il fattorino , intanto, richiusosi alle spalle l’ascensore , sistemati i numerosi scatoloni  , suona il campanello. La Mondaini , aperta la porta , lo accoglie con un sorriso all’interno dell’appartamento: “Venga , venga giovanotto ! , lasci i pacchi qui in salotto , che poi ci pensa mio marito a svuotarli , non è vero Raimondo ?… ” .

Vianello , da poco tornato alla scrivania per la consultazione delle sue “sudate carte” , sospira e solleva il capo , alzando gli occhi al cielo , in segno di fastidio e disappunto .

 “Dunque, signora Mondaini , vogliamo controllare il materiale che lei ha acquistato ?  …. la bolla d’accompagnamento recita : un set di fohn , di spazzole, pettini, bigodini , shampoo e balsami , caschi per permanente e una lampada abbronzante ; allora , c’è tutto ? ” , chiede il fattorino con accurata precisione .

“Sì , giovanotto ! , non si preoccupi , lei è stato veramente gentile!…Perché  ora non si siede sul divano, sarà stanco ? , si riposi un po’ ; lo vuole un caffè ?…”, risponde e domanda con tono affabile “la signora della televisione italiana” , mentre il marito , osservandola stralunato, le intima : “Sandra , io qui avrei da fare … e poi , anche tu non mi avevi detto di avere quell’appuntamento?…”.

 Raimondo , che cosa stai dicendo ? ” , replica indispettita la Mondaini , “Lo vedi come sei ? , sei proprio un burbero , un orso , sì, un orso barboso , un misantropo! … , ma tu dimmi se è sbagliato scambiare , una volta ogni tanto, quattro chiacchiere con uno sconosciuto!… Egoista , sei un egoista noioso !”.

Sandra , ascoltami bene!… ” , si scatena la furia di Vianello , “Io, stamattina, sono stato fin troppo paziente  a non chiederti perché tu  abbia comperato questa roba , ma ora basta ! ; a cosa servono queste cianfrusaglie?…”.

 “Semplice …”, replica Sandra , ” Ho intenzione di organizzare in casa e, per l’esattezza nel tuo studio , un salone di bellezza . Due giorni a settimana, le mie amiche verranno qui a sottoporsi a dei trattamenti di bellezza : io , la tata , le mie parrucchiere e  le mie truccatrici di scena esaudiremo ogni loro desiderio ! … Così , almeno ,non mi annoierò più con un brontolone , bisbetico come te ! …” .

“Ah!…”, esclama, visibilmente arrabbiato Vianello , “E sentiamo : in quale stanza della nostra , sottolineo “nostra” , casa dovrei lavorare,io ? ; “Ma si capisce ,Raimondo! , qui,  in salotto, c’è lo scrittoio  apposta !”,  sentenzia perentoria la Mondaini .

Bene , quand’è così , io mio ritiro nel mio studio per dargli l’addio e per sgomberarlo dai miei oggetti personali !…Arrivederci, giovanotto! … Ah , Sandra, se non ti è di troppo disturbo , appena hai finito di fare convenevoli , dovresti venire di là per discutere insieme i dettagli di questo “sfratto”…, mannaggia la misereriaccia! ” .

“Lo scusi , ma è anziano ! ” , commenta sarcastica la Mondaini ; “No , signora Sandra ” , aggiunge il pony express , “Lei non deve scusarsi di niente . Io , piuttosto,  devo ringraziarla per l’ospitalità e per le risate che lei e suo marito mi avete fatto fare in questi anni!… Ora che ho conosciuto entrambi, posso dirlo con certezza : voi , Sandra e Raimondo , siete proprio “Casa Vianello!…”.

“Siamo di quella generazione in cui l’attore sapeva entrare nelle case con la cravatta e con garbo”. Così, Sandra Mondaini definiva la sua vicenda umana e artistica e quella del marito , Raimondo Vianello, in un’intervista rilasciata nel 1990 a Il Corriere della Sera. Figlia di Giacinto (“Giaci”) Mondaini , pittore , disegnatore , umorista della rivista satirica “Il Bertoldo”  e di  Giuseppina Lombardini , casalinga,l’attrice, ballerina e cantante, nasce a Milano il 1 settembre del 1931.

A sei mesi, l’esordio come modella per una campagna fotografica contro la tubercolosi, esperienza replicata nel 1945, a quindici anni, per i servizi di moda del settimanale femminile “Mani di fata” e per le pubblicità di  unanota casa italiana di cappelli.

Nel 1949 , invece, il debutto teatrale nella commedia di Marcello Marchesi d: “Ghe pensi mi “, a fianco degli attori Franca Rame e Tino Scotti , preludio felice all’impiego come attrice radiofonica nella trasmissione di Radio Rai “Occhio magico”, condotta dal comico partenopeo Nino Taranto, in cui interpreta i personaggi di “Cutolina ” e “Pinuccia” , bambine pestifere e capricciose.

Nel 1954 , poi, entra nella “Compagnia di rivista della televisione di Stato” , composta dagli attori:  Febo Conti , Pietro De Vico, Elio Pandolfi e Antonella Steni e presenzia in veste di attrice e valletta, nei varietà e quiz musicali : “Settenote” , “L’orchestra delle quindici” , “I cinque sensi “, “Fortunatissimo” e “Attenti al fiasco”.

Nel 1955 , il comico e caratterista torinese Erminio Macario la ingaggia come soubrette nella sua compagnia ,per la quale interpreta le riviste : “L’uomo si conquista la domenica” , “E tu bambina ” (1956) e “Non sparate alla cicogna ” (1957) .

 Eletta “Diva dell’anno” dagli avventori  del locale milanese, “Passerella Club” , nel 1957 , ottiene un ruolo nella pellicola : “Susanna tutta panna” , come comprimaria di Marisa Allasio , procace icona della “commedia all’italiana” anni Cinquanta .

 Nel 1958 , tornata in radio con “La trottola ” , programma ideato e condotto da Corrado Mantoni, conquista il pubblico con buffe parodie, tanto che l’autore e regista teatrale Marcello Marchesi  le assegna la parte di protagonista nella pièce : “Sayonara Butterfly” , rivisitazione in chiave comica del melodramma di Giacomo Puccini “Madama Butterfly”.

In quell’occasione, suo compagno di scena è l’attore emergente Raimondo Vianello, che , dopo qualche anno, diventa suo marito e partner artistico esclusivo.

 Nato a Roma, il 7 maggio del 1922,  da Guido Vianello , ammiraglio della Marina di origine veneta,   e da Virginia dei Marchesi Accorretti , illustre casata maceratese , Raimondo , dopo

un’adolescenza trascorsa tra le pratiche sportive ( gioca a calcio a livello agonistico) , gli studi universitari ( consegue la laurea in Giurisprudenza, senza mai esercitare la professione forense ) e gli impegni militari ( nelle ultime, concitate, fasi della Seconda Guerra Mondiale si arruola nella Repubblica Sociale Italiana con il grado di sottufficiale e viene catturato e deportato dagli Alleati nel campo di Coltano), nel 1946 , sceglie di dedicarsi al Teatro, debuttando nella rivista di Garinei e Giovannini “Cantachiaro ” e , notato dal regista Mario Mattoli e dall’attore  Totò , gira  fra il 1948 e il 1950 , alcuni film  : “I due orfanelli “, “Totò fifa e arena” e “Totò sceicco”.

Nel 1951,  forma un duo comico  con l’attore Ugo Tognazzi ,la cui comicità sanguigna e popolare ben si sposa con la sua  sagacia tagliente e raffinata : difatti, la coppia approda nel 1954 al primo canale della neonata RAI ( Radiotelevisione italiana) , con il varietà “Un , due , tre” ,  suscitando,con sketch esilaranti, l’ entusiasmo dei telespettatori .

La trasmissione , però , nonostante il successo , viene  interrotta il 25 giugno del 1959, a causa dei veti imposti dalla Commissione-Censura dell’ azienda di Stato , che giudica irrispettosa la parodia fatta dai  due attori dell’incidente occorso al Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, durante una serata al Teatro alla Scala di Milano.

Nel 1958 , l’incontro con l’attrice Sandra Mondaini segna l’inizio di un legame  artistico e  umano,  spezzatosi soltanto con la morte di entrambi. Quindi , dal 1960 al 1964, recitano insieme nelle pellicole brillanti : “Le olimpiadi dei mariti ” ( del regista Giorgio Bianchi) , “Caccia al marito” , “Ferragosto in bikini” e “Le motorizzate ” (di Marino Girolami) e  interpretano  in teatro la  rivista satirica di Marcello Marchesi  : “Un juke box per Dracula ” .

Tuttavia,  il decennio Sessanta,  è caratterizzato da una costante presenza della coppia in trasmissioni televisive d’intrattenimento come : “Il Giocondo”(1963) , “Il tappabuchi ” (1967) e “Su e giù “( 1968) . Alterchi e battibecchi coniugali, sono il leitmotiv dei programmi radiofonici : “Io e lei ” e “Gran varietà ” , in onda ,sulle frequenze di Radiodue,   la domenica mattina .

Negli anni Settanta , mentre i matrimoni degli italiani , dichiaratisi favorevoli alla legalizzazione del   divorzio, malgrado i severi ammonimenti del Papa e delle forze politiche democristiane , si sciolgono, in nome della libertà individuale , l’unione dei due attori sembra sopravvivere al tempo ; quindi, i coniugi Vianello ,tornati sul piccolo schermo dopo la breve pausa radiofonica, appaiono ancora l’uno a fianco dell’altra nei varietà : “Sai che ti dico? “(1972) , “Tante scuse”(1974) , “(di nuovo) Tante scuse” (1975) e “Noi…no!”.

Nell’ autunno del 1978 , i dirigenti della Rete Uno della RAI affidano loro il delicato compito di condurre   : ” Io e la Befana” , show del sabato sera abbinato alla Lotteria di Capodanno , durante il quale Sandra Mondaini impersona “Sbirulino” , pagliaccio  ispirato dalla maschera clownesca di “Scaramacai”. Ma, nel 1980 , dopo aver prodotto “Una rosa per la vita” ,  prima trasmissione televisiva legata a scopi benefici e di raccolta fondi contro il cancro ( malattia da cui Raimondo è colpito nel 1972) , “i Vianello” presentano il loro ultimo programma RAI : “Stasera niente di nuovo”, varietà del sabato sera impreziosito dai balletti della showgirl  Heather Parisi e dalle gag dell’attore-spalla Gianni Agus.

Poi, nel 1982, il passaggio all’azienda “Fininvest”  , gruppo televisivo dell’imprenditore Silvio Berlusconi, per la cui rete ammiraglia , Canale 5 , conducono gli spettacoli : “Attenti a noi due “ e ” Attenti a noi due 2” ; ma il successo dirompente arriva soltanto con la sitcom “Casa Vianello”, trasmessa ininterrottamente dal 1988 al 2007 e vincitrice di molteplici “Telegatti” e premi televisivi.

Al centro delle mini-commedie, trasformatesi  nel 1997/1998 in “Cascina Vianello ” e in “I misteri di Cascina Vianello” : le schermaglie , gli inconvenienti della vita coniugale dei due attori, condite con l’autoironia della Mondaini e il sarcasmo  di Vianello.

Nel 1998 ,  d’accordo con i vertici di “Mediaset” (ridenominazione della “Fininvest”), Vianello torna in RAI per presentare il “Festival di Sanremo” : anche questa volta, Sandra è al suo fianco,non in palcoscenico , ma in platea , da dove , divertita e compiaciuta , osserva  i tentativi di corteggiamento ,goffi e maldestri, del marito nei confronti della top-model e co-onduttrice , Eva Herzigova.

Nel 2008 , poi, si consuma  il triste addio allo spettacolo ,annunciato dalla coppia durante la conferenza stampa di presentazione  dell’ultima miniserie in due puntate trasmessa da Canale 5 : “Crociera Vianello”,  e, nel 2010, la morte, a distanza di pochi mesi l’uno dall’altra (Raimondo, si spegne il 15 aprile e Sandra , il 21 settembre) .

 Una folla commossa e attonita rende loro omaggio alla camera ardente allestita presso lo Studio 4 di Cologno Monzese , set dal quale, per vent’anni ,avevano mostrato agli spettatori la loro quotidianità. Poi al momento della sepoltura di Sandra, un colpo di scena lascia sbalorditi i suoi ammiratori  : l’attrice ha espresso in un testamento autografo ,vergato pochi giorni prima di morire, l’estrema volontà di riposare accanto alla madre , nel cimitero di Lambrate e non vicino all’amato Raimondo, sepolto nell’ipogeo del Verano di Roma .

 Un dispetto?; forse,  Sandra  era arrabbiata con Raimondo perché ,senza consultarla, aveva preso la decisione di andarsene per primo ? ;  non lo sapremo mai . Ma una cosa possiamo affermarla con certezza : in noi,  resterà indelebile il ricordo della  complicità e dell’amore con cui hanno incarnato  i versi  del poeta Eugenio Montale : “Ho sceso , dandoti il braccio , almeno un milione di scale / e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino / Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio / Il mio dura tuttora , né più mi occorrono le coincidenze , le prenotazioni , le trappole , gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che vede/ Ho sceso milioni di scale , dandoti il braccio / non già perché con quattr’occhi forse si vede di più / Con te  le ho scese perché sapevo che , di noi due , le sole , vere pupille, sebbene tanto offuscate , erano le tue ”.

Lo scorso 7 maggio, giorno del suo centesimo compleanno, Raimondo Vianello , è stato ricordato  e omaggiato dalla Rai, con una programmazione speciale a lui dedicata sia in Televisione che in Radio e sulla piattaforma Rai Play.