Categories: Cronaca

Sanità Lazio. Fials, apertura reparti Covid riduce offerta assistenziale

“L’apertura dei reparti Covid Policlinico Umberto I e il blocco immediato dei ricoveri ordinari in elezione per la chirurgia generale non oncologica, la chirurgia plastica, vascolare, pediatrica, l’ortopedia, la urologia e la ginecologia dimostrano che la Regione Lazio e il nosocomio sono assolutamente impreparati a fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria determinata dalla pandemia da Coronavirus. Eppure esistono altre patologie oltre al Covid 19 di cui si è totalmente ridotta l’assistenza e la cura”.
E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma che specifica anche:
“Senza contare l’emblematico impoverimento dell’offerta assistenziale rappresentato dalla chiusura del reparto di degenza della Uoc Oncologia B nonostante le circolari nazionali e regionali prevedano tutele per i malati fragili quali quelli oncologici. La Nostra Organizzazione sta chiedendo a gran voce l’immediata riapertura. Infatti con l’aumento dei posti letto Covid si ha un impoverimento dell’offerta assistenziale per le tutte le altre patologie con danni a oggi non qualificabili né quantizzabili ma che sicuramente ci saranno quando l’assistenza si ritroverà a far fronte alle innumerevoli richieste in lista d’attesa: tra interventi programmati, esami diagnostici e visite di controllo specialistico”.
“Piuttosto sarebbe stato necessario rimodulare la classificazione dei Pronto soccorsi esistenti sulla base di quanto stabilito dalla Regione Lazio: nello specifico il policlinico Umberto I è un Dea di II livello – aggiunge la nota -. E contestualmente procedere con bandi di concorso per l’assunzione di personale quando invece stiamo assistendo al trasferimento di dirigenti medici da altri reparti per garantire l’operatività dei reparti Covid di nuova istituzione.
“Con queste preoccupanti premesse è inevitabile che la direzione generale dell’azienda Policlinico informi dettagliatamente se sono state pienamente assicurate le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2 in tutti gli ambienti di lavoro in termini di protocolli di sicurezza anti-contagio sia nelle aree Covid che no Covid, garantita pulizia giornaliera e sanificazione degli ambienti e delle postazioni di lavoro nonché delle aree comuni. Non ultimo la formazione specifica al personale impegnato nei reparti – conclude la nota Fials. Impegni che le autorità competenti avrebbero dovuto prendere prima ma che ancora rimangono lettera morta”.

Redazione

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