NAPOLI – “La chiusura del centro trapianti pediatrico dell’ospedale Monaldi è l’ennesima dimostrazione delle condizioni drammatiche in cui versa la sanità campana e del serio rischio per la salute dei cittadini, in questo caso addirittura dei bambini. Sulla vicenda depositeremo un’interrogazione e porterò la questione in Commissione Trasparenza, viste le numerose criticità e l’assoluta carenza proprio sotto il versante della trasparenza”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, componente della Commissione Sanità e presidente della Commissione Trasparenza. “Ad evidenziare l’inadeguatezza del presidio, in termini organizzativi e di carenza di mezzi e personale, è dovuta arrivare un’ispezione del Ministero – sottolinea – mi chiedo: nessuno si era accorto della gravità delle condizioni e della mancanza di sicurezza per la salute dei bambini che oggi inducono a chiudere il centro trapianti?”. “Mi sembrano alquanto tardive le parole dell’attuale direttore generale del Monaldi – evidenzia Ciarambino – che solo oggi annuncia l’intenzione di voler rivoltare come un calzino l’organizzazione dell’assistenza cardiochirurgica pediatrica, dimenticando di esserne stato il direttore sanitario negli anni passati”. “Da un confronto avuto con le famiglie dei piccoli trapiantati e con Federconsumatori, autore della denuncia che ha fatto scattare l’ispezione, è emerso che è almeno dal 2014 il centro regionale trapianti non erogava più servizi adeguati – fa notare la consigliera – un fatto gravissimo e in coincidenza del quale si è avuto un drammatico incremento dei decessi, motivo che ha spinto molte famiglie a rivolgersi a centri fuori regione”. “Un punto su cui va fatta al più presto chiarezza – rincara la dose – è l’impossibilità per i piccoli trapiantati, e anche per gli adulti, ad accedere direttamente al centro in caso di problemi dopo il trapianto, dovendo passare per il pronto soccorso, col rischio di perdere tempo prezioso e vitale, laddove invece il rigetto richiederebbe un intervento immediato”. “Inoltre la mancata pubblicazione della carta dei servizi e delle liste d’attesa – evidenzia Ciarambino – pone un problema serissimo di trasparenza e non a caso, a quanto ci è stato riferito, i bambini hanno tutti avuto problemi nella tardiva diagnosi del rigetto o, per i non trapiantati, nella tardiva immissione nelle liste d’attesa per il trapianto”. “Su questi temi non faremo sconti a nessuno – conclude Ciarambino – abbiamo già pronta un’interrogazione e ne chiederemo conto in Commissione Trasparenza, viste le numerose criticità e le assolute mancanze proprio sotto il versante della trasparenza”.
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