Gio. Giu 8th, 2023

A Settantaduesima edizione del “Festival della Canzone italiana” conclusa, terminiamo il nostro racconto della gara canora più longeva della Televisione con gli anni dal Duemila ad oggi.

Il  2000, iniziato sotto il cattivo auspicio del Millennium Bug, un virus informatico che avrebbe mandato in tilt la Rete in tutto il mondo, vide nuovamente al timone del “Festival dei Fiori”, giunto al suo cinquantesimo anno, Fabio Fazio, stavolta supportato dall’attrice spagnola Inés Sastre, dal tenore Luciano Pavarotti  e dal comico-imitatore Teo Teocoli.

A vincere quell’anno, fu una canzone tutt’altro che sanremese, a dispetto del titolo, “Sentimento”, un brano di teatro-canzone, presentato dal gruppo degli Avion Travel, seguito dal rock, firmato da Vasco Rossi , de “La tua ragazza sempre”   cantato da Irene Gradi, e dalla melodia dell’ “eterno ragazzo” ,Gianni Morandi ,con “Innamorato”.

Tanti, i nomi del cantautorato di ultima generazione in gara: da Max Gazzè, con “Il timido ubriaco” , vincitore del Premio Volare, a Samuele Bersani ,con “Repley”, Premio della Critica Mia Martini, passando per Carmen Consoli, con “In bianco e nero”.

Ad affermarsi, tra le Nuove Proposte, invece, Jenny B , cantante soul , H&n’B, con il brano “Semplice sai”,premiato anche dalla critica, che staccò di tredici posizioni un ancora sconosciuto Fabrizio Moro, con “Un giorno senza fine”.

Il 2001, passata la paura del “Mille e non più mille”, fu l’anno della seconda donna (dopo Loretta Goggi) alla conduzione: Raffaella Carrà, coadiuvata dalla regia di Sergio Japino e , accompagnata dagli irriverenti Massimo Ceccherini, Piero Chiambretti ed  Enrico Papi e dalla modella Megan Gale.

Tra gli ospiti internazionali contestati, come il rapper Eminem e il gruppo dei Placebo e ,le polemiche per alcuni interventi comici arditi dei co-presentatori, l’edizione numero cinquantuno fu vinta dalla cantante Elisa, al suo debutto in lingua italiana, (fino ad allora, infatti, aveva cantato in inglese) con la canzone , Premio della Critica Mia Martini, “Luce” (Tramonti a nord est), che batté Giorgia, arrivata seconda con il brano “Di sole e d’azzurro”,e i Mattia Bazar, nuovamente in gara, a diciotto  anni di distanza , con la canzone: “Questa nostra grande storia d’amore”.

Ultimo, invece, ma quarto nella classifica dei singoli più ascoltati, il gruppo dei Bluvertigo, capitanato da Morgan, con il brano anticonvenzionale “L’assenzio”.

Primo, tra i Giovani, il gruppo dei Gazosa, con “Stai con me”(Forever), lasciatosi alle spalle, al sesto posto, un Francesco Renga alla svolta della sua carriera da solista (prima, era il leader dei Timoria), con “Raccontami”, numero uno per la critica.

Nel 2002, a calcare di nuovo il palcoscenico del Teatro Ariston, nella doppia veste di presentatore  e di direttore artistico, dopo sei anni di assenza, fu Pippo Baudo, in compagnia delle attrici Vittoria Belvedere e Manuela Arcuri e del direttore d’orchestra Pippo Caruso.

Sul podio, in un’edizione, la cinquantaduesima, caratterizzata dalle polemiche politiche per la partecipazione dell’attore-regista Roberto Benigni, i Mattia Bazar con “Messaggio d’amore”, seguiti dal talento dance Alexia, con “Dimmi come…” e dal cantautore Gino Paoli ,con “Un altro amore”.

Quattordicesimo in classifica, ma primo nelle vendite e negli ascolti in radio, Daniele Silvestri ,con l’orecchiabile, ma non per questo banale “Salirò”, canzone Premio della Critica Mia Martini.

Tra le Nuove Proposte, a imporsi, fu la sedicenne Anna Tatangelo, vincitrice con il brano- inno generazionale, “Doppiamente fragili”.

L’anno seguente, il 2003, fu ancora l’anno del “Baudo nazionale”, che, supportato dalle attrici e cantanti Serena Autieri e Claudia Gerini, tra uno sketch “al bacio” con l’attrice  Luciana Littizzetto e un’intervista con la diva hollywoodiana Sharon Stone, annunciò la vittoria di Alexia, con “Per dire di no”, seguita da Alex Britti, con “7000 caffè” e da Sergio Cammariere, Premio della Critica Mia Martini , con “Tutto quello che un uomo”.

Tra i cantanti in gara in questa edizione ,anche Giuni Russo, con la canzone sofisticata,vincitrice del Premio Volare, scritta per le lei da Franco Battiato e da Roberto Colombo, “Morirò d’amore”.

Numero uno, tra le Nuove Proposte, “Dolcenera” ,con il brano “Siamo tutti là fuori”, seguita dalla cantante più giovane che il Festival avesse mai avuto fino ad allora in gara, la dodicenne Alina, con “Un piccolo amore”, fatto che suscitò non poche contestazioni, scemate quando si decise di innalzare l’età minima per la partecipazione a quattordici anni.

Festival in rosa, invece,quello del 2004, condotto dalla grintosa e autoironica Simona Ventura, reduce dal successo targato Rai Due della prima edizione dell’Isola dei famosi, coadiuvata dagli attori Gene Gnocchi, Paola Cortellesi e Maurizio Crozza e dalla direzione artistica di Tony Renis e Gianmarco Mazzi.

Come già accaduto nel 1975, quell’anno, le case discografiche boicottarono la manifestazione, causa il mancato accordo con il direttore artistico e gli organizzatori del Festival ,non inviando nomi di spicco della musica italiana né tra i concorrenti in gara né tra gli ospiti.

Tra le novità di questa edizione, inoltre  la mancata divisione, per la prima volta dal 1984, tra Big  e Giovani e il meccanismo di voto totalmente affidato al pubblico da casa tramite il televoto.

Star d’eccezione, che risollevarono gli umori del Festival,sottotono negli ascolti : Adriano Celentano, Dustin Hoffman Stefania Sandrelli.

Vincitore della kermesse, con la canzone “L’uomo volante”, risultò Marco Masini, ritornato a calcare le scene dopo un periodo difficile, seguito da Marco Rosini , con “Sei la vita mia” e da Linda, con “Aria, sole, terra e mare”. Premio della critica Mia Martini, invece, Mario Venuti, classificatosi decimo, con “Crudele”, mentre, Premio Volare per la Musica, i cantautori Pacifico (“Solo un sogno”) e Bungaro (“Guardastelle”).

Nel 2005, poi, ebbe inizio il “biennio Bonolis”, che assunse anche la direzione artistica del Festival, apportando alcune modifiche al regolamento, come la suddivisione dei cantanti nelle categorie: Uomini, Donne, Gruppi, Classic e Giovani e la reintroduzione del sistema ad eliminazione. Affiancato dalla conduttrice e giornalista Antonella Clerici, dalla modella Federica Felini, e da alcuni opinionisti come l’attrice Ambra Angiolini e il giornalista Marino Bartoletti, il “Re Mida degli ascolti”, annunciò in diretta la scomparsa del conduttore e giornalista Alberto Castagna e la liberazione della giornalista de Il Manifesto , Giuliana Sgrena, sequestrata alcuni mesi prima in Iraq, azione durante la quale trovò la morte il funzionario di Polizia Nicola Calipari, scambiato dalle forze militari USA per  un terrorista iracheno.

Tuttavia : “the show must go on”, lo show andò avanti, come recita la famosa canzone dei Queen, e a vincere fu Francesco Renga,  con “Angelo”, seguito da Toto Cutugno e Annalisa Minetti ,con il brano “Come noi nessuno al mondo” e da Antonella Ruggiero, con “Echi d’infinito”. Il Premio della Critica Mia Martini, andò a Nicola Arigliano, con”Colpevole” , outsider in gara, insieme con Franco Califano, interprete della canzone “Non escludo il ritorno”.

Ultimo, ma primo negli ascolti radiofonici, il gruppo dei Negramaro, con il brano “Mentre tutto scorre”. Autentica rivelazione, il cantante Povia, fuori gara con il tormentone: “Quando i bambini fanno oh”.

Nel 2006, padrone di casa  e direttore artistico della cinquantaseiesima edizione, al grido di “Sanremo : la forza della musica”,fu l’attore Giorgio Panariello, supportato dalle conduttrici Ilary Blasi e Victoria Cabello e da un nutrito parterre di ospiti come : Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Anastacia, Chiristina Aguilera e Andrea Bocelli.

A vincere la gara, suddivisa quell’anno in quattro categorie: Uomini, Donne, Gruppi e Giovani, furono: Povia, con “Vorrei avere il becco”, i Nomadi, con “Dove si va” , Anna Tatangelo, con “Essere una donna”, e la nuova proposta Riccardo Maffoni, con “Sole negli occhi”. Premio della Critica Mia Martini fu la canzone dei Soling String Quartet con Noa e Carlo fava, “Un discorso in generale” e i brani più passati dalle radio  : “Com’è straordinaria la vita” di Dolcenera,Svegliarsi la mattina” degli Zero Assoluto“Che bella gente” di Simone Cristicchi.

Nel 2007, invece, mattatore televisivo e artistico dell’Ariston fu nuovamente Pippo Baudo, affiancato dalla conduttrice-attrice Michelle Hunziker e dall’inseparabile direttore d’orchestra Pippo Caruso.

Baudo, non solo reintrodusse la suddivisione della competizione tra Big e Giovani, ma duettò con Mike Bongiorno,sulle note de “La coppia più bella del mondo”, sfidando il conduttore sul numero di Festival presentati.

Vincitore della manifestazione e del Premio della critica, quell’anno, fu Simone Cristicchi, con la toccante “Ti regalerò una rosa”, seguito da Al Bano con “Nel perdono”, e da Piero Mazzocchetti con “Schiavo d’amore”, tuttavia, in gara, si distinsero: Daniele Silvestri ,con “La paranza”, Tosca, con “Il terzo fuochista” e Amalia Gré ,con “Amami per sempre”.

Numero uno nella categoria Giovani e Premio della critica, fu invece Fabrizio Moro ,con “Pensa”.

Confermato nel 2008, Baudo, insieme con le attrici Bianca Guaccero e Andrea Osvàrt, e con il conduttore Piero Chiambretti, annunciò la vittoria, nella categoria Campioni, del Re e della Regina dell’opera pop ,Notre Dame de Paris, Giò Di Tonno e Lola Ponce, con la canzone“Colpo di fulmine”, scritta da Gianna Nannini, il secondo posto di Anna Tatangelo,  con “Il mio amico” e il terzo di Fabrizio Moro con “Eppure mi ha cambiato la vita”, e, nella Categoria Giovani, il podio dei Sonohora con “L’amore”. Premio della Critica Mia Martini, in quella edizione, la Cinquantottesima, invece , fu  Tricarico ,con “Vita tranquilla”, mentre il Premio della Stampa Radio e Tv per i Big fu  Loredana Bertè con “Musica e parole”.

Nel 2009, fu la volta di Paolo Bonolis, tornato in Riviera ligure per il suo secondo Festival, condotto ,stavolta, con Luca Laurenti,e una serie di attrici, modelle e conduttrici, tra cui Maria De Filippi, alternatesi nel corso delle cinque serate, segnate dal monologo dell’attore Roberto Benigni, che fece risentire la cantante Iva Zanicchi, in gara con il brano “Ti voglio senza amore”, per alcune battute pronunciate sul suo conto.

Tra i Big in gara, a vincere , fu Marco Carta, già vincitore del talent Mediaset, Amici, con la canzone “La forza mia”, seguito da Povia, con “Luca era gay”, brano controverso  sul tema della omosessualità,  e da Sal  Da Vinci, con “Non riesco a farti innamorare”,mentre tra i Giovani, ad aggiudicarsi il medagliere delle nuove Proposte, fu il terzetto : Arisa (Premio della Critica Mia Martini , della Sala Stampa Radio e Tv e Premio Emanuele Luzzati) , al primo posto, con “Sincerità”, Malika Ayane, con “Come foglie” , scritta da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Karima, con “Come in ogni ora”. Premio della Critica, tra i Campioni, invece, agli Afterhours,con “Il paese è reale”.

Nel 2010, il Festival tornò per la quarta volta ad essere donna, con la conduzione di Antonella Clerici, coadiuvata dalla direzione artistica di Gianmarco Mazzi, la quale per i sessant’anni della kermesse ,non si risparmiò, tra canti,  balletti , interviste ad ospiti d’eccezione ,come la Principessa Rania di Giordania, e ammutinamenti da sedare, come quello dell’orchestra, che alla lettura della classifica finale, in disaccordo con le decisioni del pubblico, fatto mai verificatosi nella storia del Festival, lanciò in aria , accartocciandoli, gli spartiti.

Sul podio della sessantesima edizione, Valerio Scanu, stella del talent Mediaset Amici ,con “Per tutte le volte che…”, seguito dal trio Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici ,con  “Italia amore mio” e da Marco Mengoni ,con “Credimi ancora”. Tra i brani più ascoltati però : “Per tutta la vita” di Noemi , “Ricomincio da qui” di Malika Ayane (Premio della critica Mia Martini e della Sala Stampa) e “Non è una canzone” di Fabrizio Moro.

Al primo posto tra i Giovani, reduce dal talent Rai XFactor ,Tony Maiello, con “Il linguaggio della resa”, seguito al terzo posto da Nina Zilli con “L’uomo che amava le donne”(Premio della Critica Mia Martini e della Sala Stampa).

Il 2011, invece, anno del centenario dell’Unità d’Italia, fu il primo dell’era Gianni Morandi, il quale, ci invitò tutti a “stare uniti!”, riecheggiato da Belén Rodriguez, Elisabetta Canalis, Luca e Paolo.

A vincere l’edizione, caratterizzata ancora una volta dall’intervento dell’attore e regista Roberto Benigni, che, dopo un monologo satirico sull’attualità, spiegò agli italiani l’Inno di Mameli , fu per la categoria Artisti, il cantautore Roberto Vecchioni ,con “Chiamami ancora amore”, canzone Premio della Critica Mia Martini   e della Sala Stampa, seguito da Emma e i Modà con “Arriverà” e da Al Bano con “Amanda è libera”,mentre tra le Nuove Proposte, a ottenere il primo posto e il Premio della Critica, fu Raphael Gualazzi ,con “Follie d’amore”.

Quindi , confermato alla guida del Festival nel 2012, mentre il Governo Berlusconi cadeva sotto la mannaia dello Spread e della recessione, e a Palazzo Chigi arrivavano i tecnici, Gianni Morandi , insieme con Rocco Papaleo e Ivana Mràzovà invitava i telespettatori a “Stare tecnici!”,per poi lasciare il palcoscenico al “molleggiato” Adriano Celentano nelle vesti di monologhista, il quale destò non poche polemiche in vari ambiti politico-religiosi.

Ad aggiudicarsi il Festival di Sanremo, quell’anno, fu Emma con “Non è l’inferno”, seguita da un medagliere tutto al femminile : Arisa, al secondo posto con  “La notte”(Premio della Sala Stampa) e Noemi, al terzo , con “Sono solo parole”, scritta da Fabrizio Moro. Distintisi anche i brani di  Dolcenera ,“Ci vediamo a casa”, Nina Zilli,Per sempre” ,Gigi D’Alessio e Loredana Bertè ,Respirare”, e Francesco Renga ,“La tua bellezza”. Premio della critica Mia Martini, invece, Samuele Bersani, con “Un pallone”.

Primo posto tra i Giovani, Alessandro Casillo, vincitore del talent show Mediaset “Io canto”, con “E’vero (che ci sei)”.

Tuttavia, la sessantaduesima edizione del Festival di Sanremo verrà ricordata anche come l’ultima apparizione e partecipazione del cantautore Lucio Dalla, in gara insieme con il cantautore  Pier Davide Carone,con il quale scrisse la canzone “Nanì”.  L’artista, infatti,  scomparve improvvisamente poche settimane dopo, alla vigilia del suo sessantanovesimo compleanno.

Nel 2013, invece, a pilotare l’aereo Sanremo, anche in veste di direttore artistico, fu di nuovo Fabio Fazio, ormai abituato ai grandi ascolti della trasmissione del  fine settimana di Rai Tre “Che tempo che fa”, il quale ,affiancato da Luciana Littizzetto, tra le polemiche  e le invettive scatenate dal monologo di Maurizio Crozza, particolarmente sferzante con i politici di vari schieramenti e dalla partecipazione dell’Armata Rossa a un’esibizione musicale di Toto Cutgno, annunciò il trionfo tra i Big di Marco Mengoni, con “L’essenziale”, seguito da Elio e le Storie Tese, con “La canzone mononota”(Premio della critica Mia Martini e della Sala Stampa) e dai Modà ,con “Se si potesse non morire”, mentre tra i Giovani, a vincere fu Antonio Maggio con “Mi servirebbe sapere”(Premio Sala Stampa), seguito dal terzo posto (Premio della Critica Mia Martini)  Renzo Rubino ,con “Il postino(amami uomo)”.

 L’edizione numero sessantaquattro , del 2014, presentata ancora dalla coppia Fazio-Littizzetto, segnata dall’espulsione di uno dei cantanti in gara, Riccardo Sinigallia, con “Prima di andare via”, in quanto brano già edito ed eseguito in una precedente manifestazione, e da ospiti emblema della storia della Tv e dello Spettacolo, come le Gemelle Kessler, Raffaella Carrà  e Franca Valeri,e  da grandi nomi della musica italiana e internazionale come Ligabue, Claudio Baglioni e Paolo Nutini,  fu vinta da Arisa con “Controvento”, seguita da Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots ,con “Liberi o no” e da Renzo Rubino con “Ora”(Premio al miglior arrangiamento). Premio della critica Mia Martini e testo Premio al miglior testo, invece, a Cristiano De André, con “Invisibili”.

Tra le Nuove Proposte,  a strappare il titolo di “campione”  del Festival,  a  Diodato, classificatosi al secondo posto con “Babilonia” e  a Zibba, posizionatosi terzo con “Senza di te” (Premio della Critica Mia Martini e Premio Sala Stampa “Lucio Dalla”), fu Rocco Hunt, con “Nu juorno buono”, (Premio Luzzati, e Premio Assomusica), primo rap a vincere la manifestazione canora, dedicata per antonomasia alla melodia.

Nuovo presentatore, invece, nel 2015, per la sessantacinquesima edizione del “Festival dei fiori”, fu Carlo Conti,  nel doppio ruolo di direttore artistico e di presentatore, affiancato dalle cantanti Arisa ed Emma Marrone, dall’attrice  Rocio Munoz Morales  e dal musicista, scrittore e conduttore, componente  del gruppo Elio e le Storie tese, Rocco Tanica.

La gara canora più longeva della Tv, però registrò il picco di ascolto (58,56% di share) con l’esibizione degli ospiti d’onore Al Bano e Romina, tornati insieme sul palcoscenico dell’Ariston, dopo la reunion, a sedici anni di distanza dall’ultima partecipazione alla competizione, eguagliati soltanto, in termini di share, da Concita Wurst, vincitrice dell’Eurovision Song Contest.

Tuttavia, in quell’anno, diversi momenti, nel corso delle varie serate, furono dedicati a tematiche sociali come  il sostegno alle famiglie numerose e l’abbattimento delle barriere e delle discriminazioni, oltre che al varietà, con le caricature irresistibili di personaggi celebri interpretate  da Virginia Raffaele.

A conquistare il primo posto della kermesse, allora, fu il trio di lirica pop “Il Volo”, con “Grande amore”, aggiudicatosi come da regolamento anche il diritto di partecipare all’Eurovision Song Contest, seguito da Nek ,con “Fatti avanti amore”(Premio Sala Stampa e arrangiamento) e da Malika Ayane, con “Adesso e qui”(nostalgico presente),Premio della Critica Mia Martini.

Numero uno della sezione Nuove Proposte, invece, Giovanni Caccamo ,con “Ritornerò da te” (Premio della critica Mia Martini , Premio Luzzati e Premio Sala Stampa “Lucio Dalla”).

Nel 2016, per il secondo anno di seguito alla guida del Festival, Conti condusse la gara canora-evento della Rai , supportato da Virginia Raffaele,nelle vesti di un personaggio diverso per ogni serata, dalla modella-attrice Madalina Ghenea e dall’attore Gabriel Garko.

Tra , momenti di riflessione, monologhi comici di ospiti come Aldo, Giovanni e Giacomo , medley musicali di star del firmamento musicale quali Laura Pausini, Eros Ramazzotti ed Elisa, e dive di Hollywood come Nicole Kidman, la sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo fu vinta dal gruppo degli Stadio,con “Un giorno mi dirai” (Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior arrangiamento), seguito da Francesca Michielin, con “Nessun grado di separazione” e da Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, con “Via da qui”.

Meritevoli, però, anche le canzoni di Patty Pravo (“Cieli immensi”) , classificatosi sesto e Premio della Critica Mia Martini e di Noemi, giunta all’ottavo posto con “La borsa di una donna”.

Sul podio delle Nuove Proposte ,invece, al primo posto: Francesco Gabbani ,con “Amen”, (Premio della Critica Mia Martini, Premio Luzzati e Premio Sergio Bardotti per il miglior testo), al secondo posto Chiara Dello Iacovo  con “Introverso” e al terzo posto Ermal Meta, con “Odio le favole”.

Nel 2017, per il terzo anno di fila, a fare gli onori di casa fu Carlo Conti, coadiuvato stavolta dalla Regina degli ascolti Mediaset, Maria De Filippi e dal comico Maurizio Crozza.

Numerosi gli ospiti  musicali e non dell’edizione numero sessantasette: dagli internazionali Robin Williams e Keanu Reeves agli italiani, Giorgia, Tiziano Ferro,Enrico Brignano e Luca Zingaretti.

A vincere, Francesco Gabbani, che bissò il successo dell’anno precedente, stavolta da Big, seguito da Fiorella Mannoia, tornata al Festival a ventinove anni dalla sua ultima partecipazione, con “Che sia benedetta” (Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e Premio Sergio Bardotti per il miglior testo) e da Ermal Meta ,con “Vietato morire” (Premio della Critica Mia Martini).

 Apprezzati, anche i ritorni di Paola Turci, quinta con “Fatti bella per te” ,di Fabrizio Moro con “Portami via”(Premio Lunezia per il valore musical-letterario) e di Al Bano, con “Di rose e di spine” (Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior arrangiamento).

Primo, tra i giovani, invece, Lele ,con “Ora mai”, seguito da Maldestro con “Canzone per Federica” (Premio della Critica Mia Martini , Premio Assomusica e Premi Lunezia) e da Francesco Guasti, con “Universo”. Premio della Sala Stampa, invece, a Tommaso Pini ,con “Cose che danno ansia”.

Nel 2018,  sul palcoscenico dell’Ariston, spirò il vento della “rivoluzione baglioniana”, portato dal nuovo direttore artistico e conduttore Claudio Baglioni, affiancato dalla conduttrice Michelle Hinziker e dall’attore Pierfrancesco Favino, il quale per l’occasione firmò la sigla dell’edizione, la sessantottesima, dal titolo “Un giorno qualunque”.

Tra sketch divertenti, balletti, monologhi su temi sociali come l’immigrazione e l’integrazione, ospiti come Fiorello, Gianni Morandi , Laura Pausini,Roberto Vecchioni, Virginia Raffaele e i Negramaro , il cantautore della “maglietta fina” proclamò vincitori l’ultima sera il duo Ermal Meta-Fabrizio Moro ,con “Non mi avete fatto niente”, seguito da Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza” (Premio Sala Stampa Lucio Dalla) e da Annalisa, con “Il mondo prima di te”. Di pregio, anche i brani “Almeno pensami”, canzone inedita di Lucio Dalla , cantata da Ron e classificatasi al quarto posto (Premio della Critica Mia Martini) , “Imparare ad amarsi”, brano cantato da Ornella Vanoni con gli autori Bungaro e Pacifico, classificatosi quinto (Premio Sergio Endrigo per la miglior interpretazione), “Passame er sale” di Luca Barbarossa ,classificatosi settimo (Premio Lunezia per il valore musical-letterario) e “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” di Max Gazzè, classificatosi sesto (Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale).

Ad aggiudicarsi il primo posto nella categoria Nuove Proposte, invece, Ultimo, con “Il ballo delle incertezze” (Premio Lunezia )  , seguito da Mirkoeilcane ,con “Stiamo tutti bene” (Premio della Critica Mia Martini ,Premio Enzo Jannacci per la migliore interpretazione e Premio Sergio Bardotti per il miglior testo) e da Mudimbi ,con “Il mago” (Premio Assomusica).

Nel 2019, visti i risultati più che lusinghieri ,in termini di ascolto, di Baglioni, rivelatosi sagace intrattenitore, fu proprio quest’ultimo ad essere chiamato all’impresa di doppiare il successo dell’anno precedente, accompagnato dagli attori Virginia Raffaele e Claudio Bisio.

La competizione, impreziosita dalle partecipazioni di ospiti come Pippo Baudo, Riccardo Cocciante, il duo comico Pio e Amedeo, Antonello Venditti , Elisa, Eros Ramazzotti, e Fabio Rovazzi, vide concorrere per la vittoria Big e Giovani , riuniti in un’unica categoria.

E ad ottenere il primo posto, non senza polemiche (per lo più di natura politica), fu proprio il vincitore di Sanremo Giovani: Mahmood, con la canzone “Soldi” (Premio Enzo Jannacci per la  miglior interpretazione), seguito da Ultimo ,con “I tuoi particolari”(Premio TIMmusic) e da Il Volo ,con “Musica che resta”, che batté campionissimi come Loredana Berté, classificatasi quarta, con “Cosa ti aspetti da me” (Premio pubblico dell’Ariston), Simone Cristicchi, arrivato quinto, con “Abbi cura di me”(Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale e Premio Sergio Endrigo per  la migliore interpretazione) Daniele Silvestri ,  classificatosi sesto, con “Argentovivo” (Premio della Critica Mia Martini, Premio Sergio Bardotti per il miglior testo e Premio della Sala Stampa Lucio Dalla) e   new entry come Irama, arrivato settimo ,con “La ragazza con il cuore di latta”, Achille Lauro, nono, con“Rolls Royce” ed Enrico Nigiotti , decimo ,con “Nonno Hollywood” (Premio Lunezia, per il valor musical-letterario).

Nel 2020, invece, a condurre in porto la nave del Festival, giunta alla sua Settantesima navigazione, nella doppia veste di conduttore e direttore artistico, fu Amadeus, ex dj,radiofonico, volto dei quiz e dei varietà della Rai, affiancato dallo showman amico Fiorello e  da cinque partner diverse, una per ogni serata : dalla conduttrice sportiva Diletta Leotta, alle giornaliste Rula Gebreal, Emma D’Aquino e Laura Chimenti, passando per la conduttrice Antonella Clerici, la cantante e showgirl Sabrina Salerno, e le modelle Georgina Rodríguez Alketa Vejsiu e Francesca Sofia Novello.

L’edizione, sempre in onda dal Teatro Ariston, concertata dal regista Stefano Vicario, fu vinta per i Giovani dall’esordiente Leo Gassmann, con la canzone “Vai bene così” , seguito da Tecla Insolia, con il brano “8 marzo” e da Fasma con “Sentirmi vivo” e per la sezione Big da Diodato con la canzone “Fai rumore”,  che, oltre al Premio della Critica Mia Martini e della Sala Stampa Lucio Dalla, si aggiudicò di diritto la partecipazione all’Eurovision song contest, poi annullato per via della pandemia, seguito da Francesco Gabbani, con il brano “Viceversa”e da “I pinguini tattici nucleari” con la canzone “Ringo Starr”.

 Tuttavia, la novità dell’edizione , la più vista dal 1999, fu la presenza in gara di esordienti, come Achille Lauro e i rapper Rancore e Riki, insieme con i Big come Rita Pavone , Tosca(Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, Premio Sergio Endrigo come migliore interpretazione e Premio Nilla Pizzi come miglior canzone e interpretazione)  ,Irene Grandi, Piero Pelù, Marco  Masini e  Michele Zarrillo.

Tra gli ospiti di punta: l’attore e regista  Premio Oscar Roberto Benigni, il cantante Tiziano Ferro e la cantautrice e musicista Gianna Nannini, che arricchirono un’edizione premiata dagli ascolti, così alti da assicurare con un plebiscito il bis di Amadeus , pronto, nel 2021, a condurre la manifestazione canora, numero Settantuno, la prima,a tenersi nel mese di marzo e la prima in era di pandemia da Covid19 a svolgersi senza pubblico in platea, con la collaborazione dell’amico di sempre Fiorello, questa volta sul palcoscenico ,come co-conduttore , per tutte e cinque le serate, del fuoriclasse del Milan Zlatan Ibrahimovic e di cinque co-conduttrici d’eccezione come: l’attrice Matilda De Angelis, la cantante Elodie,la modella Vittoria Ceretti, la giornalista e conduttrice Barbara Palombelli e la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi.

La manifestazione, con la regia di Stefano Vicario, impreziosita da ospiti quali: “Il Volo”, i “Negramaro”, Laura Pausini e gli sportivi Alex Schwazer e Sinisa Mihajlovic,vide la vittoria, nella categoria Campioni, del gruppo rock esordiente dei Maneskin con la canzone “Zitti e buoni”, aggiudicatosi di diritto la partecipazione all’Eurovision Song Contest, seguito al secondo posto dal duo Fedez e Francesca Michelin con il brano “Chiamami per nome” e , al terzo, da Ermal Meta con la canzone “Un milione di cose da dirti” (vincitore del Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale)

Quanto alla categoria Giovani, fu vinta da Gaudiano con “Polvere da sparo”, seguito da Davide Shorty con “Regina” e da Folcast con “Scopriti”.

A vincere, però, in termini di ascolti radiofonici e di canzoni più “scaricate” sulle piattaforme fu: “Musica leggerissima” del duo “Colapesce e Dimartino” (Premio della Sala Stampa Lucio Dalla) ,“Voce” di Madame (Premio Sergio Bardotti) e “Mai dire mai” di Willie Peyote (Premio della Critica Mia Martini).

Dopo, un iniziale no ad una terza edizione,e dopo alcuni mesi di riflessione, la scorsa estate ,è arrivato  il sì di Amadeus alla conduzione della Settantaduesima edizione del “Festivàl, questa volta, visto il miglioramento della situazione pandemica, con il pubblico in sala e rispettando il protocollo Green Pass.

Oltre ai collegamenti da una nave da crociera con gli “inviati speciali”, Orietta Berti e Fabio Rovazzi,  ancora cinque, le compagne di viaggio, ad alternarsi sul palcoscenico dell’Ariston: le attrici Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, (alias Gianluca Gori) , Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli, con gli interventi comici di Fiorello e Checco Zalone, del campione di Tennis Matteo Berrettini e di quelli musicali di Laura Pausini, Mika, Cesare Cremonini, Gaia,  Lorenzo Jovanotti,I pinguini tattici nucleari e  Marco Mengoni (con un momento di riflessione sugli odiatori della rete e un omaggio al cantautore Lucio Dalla), le riflessioni dello scrittore Roberto Saviano sulla mafia, a trent’anni dagli attentati ai giudici Falcone e Borsellino e l’omaggio a Raffaella Carrà, scomparsa il 5 luglio scorso.

Alti, gli ascolti di tutte le serate, addirittura superiori a quelli totalizzati nelle edizioni passate condotte dallo stesso Amadeus, con alcune novità, come la gara dei Giovani, disputata non più in contemporanea con quella dei Campioni,ma in uno speciale andato in onda nel dicembre del 2021 e che ha visto salire sul podio al primo posto, Yuman, al secondo ,Tananai e  al terzo, Matteo Romano, direttamente ammessi alla gara con i Big, tra i quali ad aggiudicarsi l’ambito Leone d’oro di Sanremo e la partecipazione di diritto all’Eurovision Song Contest, è stata la coppia Mahmood-Blanco, con “Brividi”, seguita al secondo posto da Elisa, con “O forse sei tu” (che si è aggiudicata anche il Premio Giancarlo Bigazzi) e al terzo da Gianni Morandi, con “Apri tutte le porte”(Premio Sala Stampa Lucio Dalla).

Il Premio della Critica Mia Martini, invece, è andato a Massimo Ranieri (Lettera al di là del mare”), mentre il Premio Bardotti per  il “miglior testo” a Fabrizio Moro (“Sei tu”).

E’ calato, dunque, così, il sipario anche su questa edizione del Festival della Canzone, che, non ancora esaurita la carica del suo successo, già si riapre , in attesa della Settantatreesima edizione, che, a quanto, pare, dovrebbe vedere al timone, per la quarta volta, il capitano Amadeus.

Al pubblico , non resta che aspettare, perché tanto “Che sarà sarà…” , perché “Sanremo è Sanremo!…”.