Sab. Apr 1st, 2023

È un momento storico molto delicato per la nazione Italia, dove la povertà dilaga, ma quello che più fa rabbia colpisce i bambini. Infatti nonostante l’Europa sia una delle regioni più ricche del mondo, il numero di bambine, bambini e famiglie che vivono in condizioni di povertà ed esclusione sociale è in allarmante aumento. Tutto per colpa del costo della vita, della crisi climatica e delle conseguenze della pandemia Covid. In un solo anno oltre 200.000 bambini in più sono stati spinti sull’orlo della povertà, portando nel 2021 il numero totale di bambini a rischio di povertà a oltre 19,6 milioni, 1 bambino su 4. È quanto emerge dal rapporto europeo “Garantire il Futuro dei Bambini” di Save The Children.

Intanto i governi, soprattutto quello italiano, fanno poco per alleviare la situazione di disagio di famiglie e bambini. Sono 19,6 milioni di bambini a rischio povertà ed esclusione sociale in Europa. L’Italia è il quinto peggior Paese dopo Romania, Spagna, Bulgaria e Grecia, con due milioni 851mila bambini a rischio (29,7%). Il nostro Paese è tra i peggiori anche per dispersione scolastica e il più alto numero di NEET.

Il programma Garanzia Infanzia (Child Guarantee) istituito nel 2021 dal Consiglio Ue con l’obiettivo di spezzare il ciclo intergenerazionale dello svantaggio garantendo l’accesso dei bambini a rischio povertà ed esclusione sociale a servizi educativi per la prima infanzia, assistenza sanitaria, alloggio adeguato e alimentazione sana. Il programma prevede anche misure specifiche per i gruppi più vulnerabili come i bambini con disabilità, quelli di origine straniera e rifugiati, quelli fuori dalla famiglia di origine o quelli appartenenti alle minoranze. L’Italia si segnalava già nel 2021 per il triste record raggiunto di quasi 1 milione e 400mila bambini colpiti dalla povertà assoluta (14,2% in media e 16,1% nel Mezzogiorno).

Il rapporto di Save The Children fotografa un’emergenza che cresce a vista d’occhio e che si tocca con mano ogni giorno. Le famiglie più vulnerabili sono costrette ad affrontare gravissime difficoltà e anche in una regione del mondo avanzata come l’Europa milioni di bambini non possono permettersi un pasto quotidiano caldo e nutriente, vivono in case sovraffollate, fredde o con problemi strutturali, crescono nell’incertezza quotidiana perché i loro genitori non riescono a sostenere le necessità della famiglia.