Schiavi della vecchia politica e della sua burocrazia

ROMA- Ormai non si contano i balzelli che fanno dell’Italia il paese più burocratico dell’universo. Il tasso di burocrazia in Italia ha picchi mai visti in nessun altro paese del mondo. Il tutto è frutto di una vecchia classe dirigente, che nel corso degli anni ha inasprito e asfissiato il popolo italiano. Le troppe regole hanno messo in ginocchio la nazione, dove per adempiere le richieste delle istituzioni, si rischia di finire in depressione.
La vecchia guardia politica italiana, per intenderci i partiti che finora hanno governato il paese, non hanno fatto altro che costruire uno stato di polizia capace di impedire al cittadino la piena libertà. Infatti la burocrazia italiana sta portando via la democrazia.
Provate a fare un isee e vi rendete conto di come la vecchia ruggine politica abbiamo messo i cittadini con le spalle al muro. Se non si scrive pure quante volte si va in bagno, esso non passa mai. Le richieste che vengono nell’isee, specialmente quelle bancarie, sono veramente asfissiante. Soprattutto il metodo di calcolo è errato, perché anche la casa dove uno abita fa reddito, quindi si rischia di non ottenerlo solo perché sei fortunato ad avere una casa.
Questo è uno dei tanti punto che fa della nostra burocrazia un fardello incomprensibile e distruttivo. Ogni cosa che si deve fare in questo paese è soggetto a tanti vincoli burocratici che, spesso, impediscono di fare e di costruire qualcosa di nuovo. La vecchia classe politica dagli inizi anni settanta ha costruito tante norme che non fanno bene al paese, particolarmente opprimono la libertà delle persone. Per questo l’Italia è chiamato il paese dei burocrati, e non si sbagliano, abbiamo un paese guidato da super burocrati.