Se al posto di Renzi ci fosse Berlusconi, oggi in Italia sarebbe guerra

ROMA- Sono troppe le cose che non vanno in questo paese. Sono talmente tante che se oggi al governo ci fosse Silvio Berlusconi e il centrodestra, a quest’ora o saremmo in piena guerra civile con le sinistre e centrosinistra in guerra contro il governo.

Se al posto di Renzi ci fosse Berlusconi, oggi in Italia sarebbe guerra

ROMA- Sono troppe le cose che non vanno in questo paese. Sono talmente tante che se oggi al governo ci fosse Silvio Berlusconi e il centrodestra, a quest’ora o saremmo in piena guerra civile con le sinistre e centrosinistra in guerra contro il governo. Questa storia gli italiani la conoscono molto bene, l’hanno già vissuta nel passato, quando le sinistre il centrosinistra, sindacati, associazioni ecc, si scagliavano contro Berlusconi e la sua politica liberale.
Oggi questi attori non si sentono e non si vedono, per loro va tutto bene. Purtroppo non è cosi: l’Italia è malata cronica e secondo un mio punto di vista il peggio deve ancora arrivare. Ad esempio la riforma del lavoro adottata da Renzi non sta dando nessun beneficio contrariamente a quelle che lui va predicando in giro. Infatti le assunzioni di oggi saranno di sicuro i futuri licenziamenti, perché le imprese assumono, ma nella maggiore dei casi sono regolarizzazioni delle posizioni lavorative, quindi gente che già lavorava in azienda, grazie agli incentivi e gli sgravi sui contributi che oggi paga lo stato. Questo però in futuro, quando finiscono gli sgravi e gli incentivi, si traducono in sicuri licenziamenti. È uno dei tanti passaggi la riforma del lavoro, che la dicono lunga sulle inutili riforme di Matteo Renzi.
Il paese purtroppo naviga in cattive acque, anche perché la legge di stabilità apportata dal governo Renzi e tutta in deficit, significa che il prossimo anni per gli italiani saranno dolori di pancia. Purtroppo per il paese è un momento storico particolare, che le attuali chiacchiere di chi professa un credo sbagliato, illudono ma non risolvono. Però sappiamo anche che in politica l’illusione è l’arma di persuasione delle masse. L’italia continua ad essere divisa a metà dove il nord non è più quello di una volta, e il sud è sull’orlo della morte celebrale. Quindi le menzogne diventeranno a breve realtà.
Ma il punto è un altro: perché nessuno reagisce alla deriva autoritaria di Matteo Renzi? Perché tutti sembrano assecondare il premier in quel percorso che sta ulteriormente uccidendo il paese? Tutte domande che nessuno si pone, ma intanto le cose vanno malissimo. C’è una verità: se al posto di Renzi ci fosse Berlusconi, sono convinto che a quest’ora di sicuro saremo in piena guerra civile organizzata e diretta dalle sinistre, centrosinistra e sindacati.