Tra un po’ festeggiamo un anno dall’inizio dell’epidemia, che ha portato via 80mila persone e trascinato il paese verso un burrone profondo. In queste ore ascoltare vecchi politici, che male hanno fatto al paese, fa montare la rabbia. Quello che sta succedendo mina la libertà delle persone in maniera sproporzionata. Sia chiaro, c’è un’emergenza sanitaria, ma molte cose sono state sbagliate sin dall’inizio. La prima ondata è andata via quasi indolore, la seconda, quelli che molti professionisti della materia dicevano che non arrivava, non sta andando via e i contagi non viaggiano verso il punto zero. Sono trascorsi ormai cinque mesi dall’inizio della seconda ondata. Per fortuna, forse, la terza ondata non sembra all’orizzonte, come si è sempre detto. Speriamo.
Ora è il momento dei vaccini. Su di essi si concentra tutto. Ma ancora non si sa con esattezza se essi saranno del tutto efficaci a rendere il mondo immune dal virus. Troppe incertezze veicolano tra la mente dei cittadini. Sin dall’inizio si è parlato di provvedimenti rigidi, specialmente nel settore sanitario, per chi rifiutasse il vaccino. Come sempre avviene in talune circostanze, è nata anche la moda della foto durante la somministrazione. Un modo per invogliare gli altri a farlo. Ma fin quando questo vaccino è del tutto efficace? Su questo punto nessuno si esprime fino in fondo. Se si leggono gli estremi dell’Aifa è chiaro che l’incertezza nutre la mente umana. Quando toccherà al popolo può accadere che saranno in molti a rifiutare. Succede perché mancano alcune garanzie.
Nulla contro il vaccino, sia chiaro. Però se il vaccino funziona lo può dire solo due indagini sierologiche per seguire passo passo la risposta all’immunizzazione e la durata della memoria immunologica. Lo strumento per capire l’effettiva efficacia del vaccino c’è, va semplicemente usata. Tutti si fidano, ma nessuno è sicuro di fidarsi, quindi è importante dare riposte certe. Basta prendere un campione di 200mila persone dopo 30 giorni dalla seconda dose, e sottoporli a test sierologici per capire quanti hanno ottenuto l’immunità prevista dalla casa produttrice e capire anche fin dove l’immunità impedisce al virus di continuare ad infettare. L’immunità di gregge si ottiene o grazie al contagio di tutti, come voleva fare la Gran Bretagna all’inizio dell’epidemia, oppure attraverso la medicina, appunto il vaccino. Questa immunità di gregge, però, deve interessare tutto il mondo, quindi non solo paesi sviluppati come sta avvenendo inizialmente. In buona parte del mondo non si sa cosa sta succedendo. Molti paesi poveri difficilmente avranno risorse disponibili per acquistare i vaccini. Cosa succederà? La risposta può essere semplice: il virus ha dimostrato di viaggiare comodamente in aereo, treni, navi, autostrade, e si sposta velocemente da un capo all’altro del mondo usando la persona. Pertanto se il mondo non è tutto immunizzato, il virus sarà sempre vivo e può raggiungere chiunque, e se finisce l’immunità esso continuerà a infettare. Ecco, diamo una risposta a tutti questi dubbi, e poi si può esultare per aver sconfitto il virus. La gente chiede garanzie e non solo propaganda, sarebbe il caso di iniziarle a dare queste garanzie. Non si può dire ai popoli saremo di nuovo liberi quando, poi, c’è sempre incertezza.
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