Se non ce l’hai non ti facciamo più lavorare: il governo ha cambiato la legge | Il pretesto è sempre la prevenzione

Ancora restrizioni - quotidianoitalia.it
Cambia tutto in materia di sanità e sicurezza. Si torna a tremare per le restrizioni da Covid
Il covid ha rappresentato uno degli eventi più traumatici e sconvolgenti della storia recente.
Nel giro di poche settimane il mondo si è fermato: chiusura totale delle attività, aziende costrette a sospendere la produzione, negozi sbarrati, scuole vuote, strade deserte.
La parola quarantena è entrata nella vita quotidiana, insieme a mascherine, tamponi e distanziamento sociale.
Per mesi la vita si è svolta entro i confini delle proprie abitazioni, con milioni di persone che hanno dovuto reinventarsi tra smart working, didattica a distanza e le conferenze stampa serali.
I vaccini e l’obbligo di green pass
Dopo l’inizio drammatico, la speranza arrivò con i vaccini. La distribuzione delle prime dosi segnò un punto di svolta, un lento ritorno alla normalità. Ma con essa arrivò anche uno degli strumenti più discussi e controversi dell’intera pandemia: il green pass.
Introdotto per certificare l’avvenuta vaccinazione o la negatività al virus tramite tampone, divenne presto la chiave d’accesso per una serie infinita di attività. Dai viaggi in treno e in aereo ai ristoranti al chiuso, dai cinema ai musei, fino al posto di lavoro. Per accedere a gran parte della vita sociale ed economica, il possesso del certificato digitale era obbligatorio.
Sia nel settore pubblico che in molte aziende private, non si poteva accedere al luogo di lavoro senza il certificato verde. Chi non voleva o non poteva vaccinarsi per timori, diffidenze o ragioni personali si trovò in grave difficoltà, spesso sospeso senza stipendio o costretto a rinunciare al proprio impiego.

Cosa sta cambiando oggi
Tutto è cambiato con l’abolizione dello strumento. Dopo lunghi mesi di discussioni, il governo decise di archiviare definitivamente il certificato verde. La legge è stata allora modificata gradualmente, allentando prima le restrizioni sui luoghi di intrattenimento, poi sul lavoro e infine cancellando del tutto l’obbligo. Un passaggio che ha segnato la fine di un’epoca fatta di regole stringenti, controlli quotidiani e polemiche senza sosta.
L’eliminazione del green pass ha riportato equilibrio nella vita sociale e lavorativa. Molti lavoratori sospesi sono rientrati, i cittadini sono tornati a muoversi senza ostacoli e le aziende a funzionare senza ulteriori adempimenti burocratici. La pandemia resta una ferita aperta, ma con la fine del certificato digitale si chiude quantomeno uno dei capitoli più controversi della gestione dell’emergenza sanitaria. Oggi, a distanza di tempo, il green pass rimane un simbolo: per alcuni della protezione collettiva, per altri della limitazione delle libertà.