ROMA- Con l’abolizione delle province da parte del governo Renzi, non si è fatto altro che creare un caos amministrativo che inevitabilmente stanno pagando i cittadini. L’abolizione delle province è avvenuta solamente togliendo il voto ai cittadini, per il resto è rimasto un organismo che si elegge da solo, cioè tra politici. Gli eletti vanno in provincia in forma gratuita, ma alla fine non servono a nulla.
Da quando sono state tolte le province, ormai tutto sta andando verso la paralisi. Non esiste più la manutenzione delle strade, non esiste la manutenzione nelle scuole, non esiste più nulla di quello che una volta era di competenza delle province. Non essendo più un organo istituzionale eleggibile, a nessuno frega più di tanto, tanto non servono i voti dei cittadini, e anche se le cose non si fanno, va bene lo stesso.
I governi, poi, hanno tirato i remi in barca e se ne fregano di quello che accade nei territori. Una sorta di scaricabarile: ci pensano le province, no ci pensano le regioni, no ci pensano i comuni, no ci pensano i cittadini ai quali vengono chieste solo tasse ma nessuno fa niente. Insomma, ancora una volta i politici dei partiti hanno prodotto un disastro.
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