Gio. Mar 30th, 2023

Dopo la vittoria alle primarie del PD di Elly Schlein a nuovo segretario, si apre una nuova fase politica anche nel corpo delle alleanze politiche sia in ambito nazionale che territoriale. Il M5S è in una fase di riorganizzazione nei territori, lì dove da sempre il movimento è stato assente senza avere strutture solide di contatto con i cittadini.

Conte in questa fase punta moltissimo sul salario minimo, come punto di partenza contro l’emorragia dei salari troppo bassi. “Dobbiamo approvare quanto prima questa legge – spiega conte sui social – e “confidiamo in tutte le forze a partire dall’opposizione: la neo-segretaria del Pd Schlein ha detto che per loro è una priorità” anche il Terzo Polo è d’accordo, “benissimo!”, ora “ci rivolgiamo anche alle forze di maggioranza: Meloni, Berlusconi, Salvini, convenite con noi che questa è un’emergenza nazionale? Non dobbiamo farne una questione partitica, non dobbiamo farne una questione di orticello, dobbiamo dare attuazione a un principio costituzionale”.

Dopo l’uscita di Letta, è chiaro che Conte punta ad un’alleanza sempre più  marcata col PD per contrastare il centrodestra. Il primo banco di prova sono le prossime amministrative del 14-15 maggio, che riguardano molti comuni italiani. Già da qui si può capire se l’asse Conte- Schlein è diverso dalla vecchia struttura del PD.

C’è solo il rischio che un M5S troppo spostato verso la sinistra sinistra, possa fargli perdere ulteriori consensi. Non tutti quelli che hanno votato il movimento hanno idee di sinistra, quindi è importante che il movimento bilanci la sua politica e non la faccia diventare servitore del PD. In questo caso l’elettorato che vota il movimento potrebbe allontanarsi e portare voti altrove indebolendo ulteriormente il movimento.